Safilo, in arrivo 135 milioni di euro

Il Cda della società di eyewear ha lanciato un aumento di capitale, sostenuto interamente dall’azionista di riferimento Multibrands e finalizzato al rimborso dello shareholder loan, prestito concesso un anno fa, e all’ulteriore rafforzamento patrimoniale del gruppo, su cui delibererà un’assemblea straordinaria dei soci il 30 luglio

«Operiamo in un settore sano e in crescita, che offre molte opportunità ancora poco sfruttate e in rapida evoluzione. Nel 2020, anche grazie allo shareholder loan messo a disposizione da Multibrands (società controllata da Hal e azionista di riferimento di Safilo, ndr), abbiamo potuto finalizzare in tempi molto rapidi due acquisizioni importanti per il nostro gruppo, che ci hanno supportato in maniera efficace nel percorso di recupero di un profilo economico e finanziario solido e duraturo - commenta in una nota l’amministratore delegato, Angelo Trocchia (nella foto) - È ora per noi il momento giusto per rimborsare questo finanziamento e chiudere un capitolo per cogliere nuove opportunità».

L’aumento di capitale sociale prevede un controvalore massimo complessivo di 135 milioni di euro. Safilo intende completare l’operazione in tempi rapidi nel corso del secondo semestre 2021. L’aumento di capitale è principalmente finalizzato al rimborso dell'esistente shareholder loan di 90 milioni di euro originari, oltre al relativo ammontare di interessi maturati, concesso a Safilo in due tranche nel corso del 2020 da Multibrands per supportare la tempestiva conclusione delle acquisizioni di Blenders Eyewear e Privé Goods. «Con l’aumento di capitale e il relativo rimborso dello shareholder loan si compie, quindi, l’obiettivo di sostenere le due operazioni perfezionate nell’anno della pandemia in via prevalente attraverso il rafforzamento del capitale proprio - precisa il comunicato - Il rimborso dello shareholder loan rispetto alla sua scadenza, fissata al 31 dicembre 2026, consentirà al gruppo un sostanziale risparmio di oneri finanziari per interessi passivi, pari ora al 9% per ciascun anno di durata residua del finanziamento. Al 30 giugno 2021 l’importo del finanziamento in linea capitale diviene pari a circa 96,5 milioni, inclusi gli interessi di competenza capitalizzati. La parte residua dei proventi dell’aumento di capitale, al netto dei costi di transazione, è volta a rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale del gruppo, supportandone gli investimenti e i driver di crescita futura, incluse nuove opportunità eventualmente disponibili nel settore».

Secondo Trocchia, tenuto conto dell’andamento del business e della situazione del mercato, ci sono «i giusti presupposti per questo aumento di capitale, attraverso cui abbiamo infatti l’opportunità, da un lato, di perseguire con determinazione il processo ormai consolidato di riduzione dei costi, limitando in maniera considerevole l’esborso di oneri finanziari per i prossimi cinque anni, e, dall’altro, di alimentare la nostra strategia di crescita con ulteriori risorse e nuova forza». Per effetto dell’adempimento degli impegni, Multibrands potrebbe aumentare la propria partecipazione anche in misura significativa, oltre il 50% del capitale sociale di Safilo, senza essere tenuta al lancio di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni della società.

Sul breve medio termine Safilo ricorda nella nota che, «sulla base del rimbalzo del business registrato nel mese di aprile, della performance di maggio e dei dati preliminari del mese di giugno ancora da chiudere, le vendite nette totali del gruppo per il secondo trimestre 2021 sono ora attese in crescita high-single digit (cioè nella parte alta di una crescita a una cifra, ndr) a cambi costanti rispetto allo stesso periodo del 2019, a fronte della stima di un leggero incremento, fornita l’11 maggio 2021, principalmente grazie alla continua, forte progressione registrata dal mercato nord americano». In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore di ieri, Trocchia ha inoltre sottolineato come Safilo abbia rinnovato il cuore delle sue licenze fino al 2025-2026. «Non ne abbiamo altre previste in scadenza - ha aggiunto al quotidiano di Confindustria - È importante anche la crescita dei nostri brand di proprietà, che stanno performando meglio rispetto ai nostri programmi. Compenseremo già nel 2021 abbondantemente l’uscita delle grandi licenze Lvmh tra brand di proprietà e brand acquisiti».

(red.)

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