Da giovedì scorso tutti gli operatori della filiera globale dell’eyewear possono prenotare il proprio posto al salone in programma dal 5 al 7 giugno a Milano. «Si tratta di un piccolo ma importante segnale positivo che arriva dal mondo degli eventi fieristici, strumenti fondamentali della politica industriale del nostro paese e non solo», si legge in una nota degli organizzatori della manifestazione
«Mido non è semplicemente l’evento fieristico più importante nel comparto dell’ottica a livello mondiale, ma assume il ruolo di simbolo di ripartenza di cui le aziende hanno bisogno - spiega nel comunicato il presidente di Mido e Anfao, Giovanni Vitaloni (nella foto), dando il via alle registrazioni sul sito della mostra - Alla luce dell’evolversi dell’emergenza sanitaria e, soprattutto, della campagna di vaccinazione cui stiamo guardando con grande attenzione e una certa apprensione, stiamo predisponendo tutte le misure in nostro possesso per aprire le porte di Mido il 5 giugno prossimo: siamo uno strumento al servizio dell’occhialeria e il settore ci chiede un segnale per ridare speranza al mercato».
Test rapidi, controlli della temperatura e “corridoi verdi”, estremamente importanti per ottenere la bilateralità per i businessmen, in entrata e in uscita, dai paesi extra Unione Europea come, ad esempio, gli Stati Uniti sono tra le soluzioni che Mido sta studiando per la prossima edizione, in coordinamento continuo con il ministero degli Esteri e Ice, per mettere in pratica soluzioni che garantiscano la massima sicurezza dell’evento.
Non manca l’attenzione verso l’aspetto virtuale: a breve sarà lanciata la nuova piattaforma digitale che accoglierà espositori e buyer che non potranno essere presenti di persona al salone. Un aspetto senz’altro importante, ma non esaustivo. «Nel nostro settore il digitale permette di creare ambienti cool in cui presentare prodotti e far vivere l’evento anche a chi non può partecipare, ma l’esperienza fisica, opportunamente rivista e corretta, adattata ai tempi, non può mancare», precisa nella nota il presidente di Mido.
(red.)