La partnership tra l’azienda di San Marino, esclusivista per il territorio nazionale di Nidek Instruments, e la società tedesca, specializzata sul canale ottico in occhiali di prova, topografi e altra strumentazione, è partita da settembre puntando soprattutto su un prodotto innovativo come il Keratograph 5M
Era già stato tutto apparecchiato per Mido a febbraio: due stand nella stessa posizione, a sancire la collaborazione tra R.O.M. e Oculus. Poi l’inizio della pandemia, l’annullamento della fiera e il lockdown hanno differito l’avvio dell’operazione. «Dopo l’estate siamo finalmente partiti, con una forza vendita composta da 18 collaboratori diretti tra tecnici e agenti monomandatari, che propongono sia Nidek sia Oculus – dice a b2eyes TODAY Tomaso De Cesare (nella foto), amministratore delegato di R.O.M. - Vogliamo ampliare il numero di porte, con l’obiettivo a breve-medio termine di raggiungere il 50% dei centri ottici italiani, tant’è che stiamo lavorando molto anche con le catene, sebbene il target rimanga focalizzato soprattutto su quegli ottici indipendenti che rappresentano un punto di riferimento per il territorio in cui si trovano».
L’ingresso di Oculus nel portafoglio prodotti permette, quindi, a R.O.M. di offrire ora all’ottico anche una serie di topografi, all’interno dei quali il Keratograph 5M, topografo specializzato nell’ambito dei disturbi dell’occhio secco, rappresenta il top di gamma. «La sinergia Nidek-Oculus è già attiva in diversi paesi europei, perché entrambe le realtà sono posizionate su strumenti di alta qualità ma user friendly e su una fascia di prezzo medio-alta - precisa De Cesare - Nel portafoglio Nidek mancano topografi e lampade a fessura di propria produzione: per gli uni subentra l’offerta Oculus, per gli altri sono disponibili i prodotti Keeler, che hanno di fatto una compatibilità totale con quelli di Oculus. Oggi R.O.M. detiene, dunque, un portafoglio completo e di alta gamma per la strumentazione del centro ottico».
A.M.