Luxottica: dove vai se il logo non ce l’hai?

Scenografia d’eccezione per introdurre le novità dell’azienda di eyewear, in occasione di una presentazione alla stampa che si è tenuta la scorsa settimana a Milano: il rooftop al settimo piano della sede di piazzale Cadorna, aperto sulla grande terrazza. Tra le tendenze più diffuse la rivalutazione della visibilità del marchio da parte delle griffe più importanti, oltre a una conferma del trend delle maschere

Versace inserisce il maxi logo con il nome completo sulle aste e “distribuisce” meduse di diverse dimensioni su svariati modelli, perfino sui pilot creati in collaborazione con Luke Evans. Valentino, oltre che sulle borchie, insiste con la V intagliata sulle aste. Sulle aste, invece, Giorgio Armani spruzza cristalli a formare una G e propone montature in titanio iperleggero made in Japan. Burberry crea il logo TB, dove la T sta per Thomas (Burberry), inventore dell’iconico tessuto dei trench, ma anche per Riccardo Tisci, nuovo direttore creativo della maison. Per Chanel il logo non è una novità, ma questa stagione scrive per intero il nome sulla parte alta della montatura. Michael Kors lo aggiunge ai suoi occhiali leopardati. Dolce & Gabbana, per la donna sul modello di punta verde malachite, lo inserisce insieme a roselline e Swarovski, mentre a sorpresa per l’uomo propone occhiali in metallo e acetato completamente ripiegabili.
Continua l’ascesa della maschera, quasi tutti la prevedono. Emporio Armani la vede grande per la donna e piccola per l’uomo. Unisex invece quella di Prada Linea Rossa, tra i primi ad adottarla. Femminilizzata al massimo quella di Vogue. Con doppio ponte da Oakley, che per il modello Anorak inventa un ponte mobile per evitare l’appannaggio.
Si conferma anche la tendenza a recuperare occhiali del passato. Così Prada Heritage ritorna agli anni 50 e mette il metallo sul ponte in acetato. Persol s’ispira a La Dolce Vita di Fellini e all’eyewear degli attori italiani degli anni 60. Ray-Ban recupera in archivio la collezione Olympian con un lungo cigliare avvolgente. Alain Mikli rivisita gli occhiali geometrici di Michelle Pfeiffer in Una vedova allegra ma non troppo e nei modelli anni 80 stampa all’interno quadretti bianchi e neri. Assenti le due tendenze notate nelle sfilate per la primavera estate 2020 e cioè l’attenzione alla sostenibilità e la ricerca di linee e colori pronti a durare nel tempo (nella foto, dall’alto, a sinistra, in senso orario: Versare, Emporio Armani, Ray-Ban e Persol).
Luisa Espanet

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