Transitions e Federica Pellegrini: la contaminazione coinvolge l’oftalmica

Come ha fatto notare Francesco Morace all’evento che si è tenuto a Milano il 25 settembre, solo vent’anni fa non si sarebbe potuto mettere insieme bellezza e salute. E si può dire anche moda, sport. Perché, sempre parafrasando il sociologo, lo stile di vita è fatto di occasioni di vita. E soprattutto, si può aggiungere, nessun settore è più a sé stante, ma è legato ad altri

Il discorso delle contaminazioni è sempre presente, sempre più forte e determinante. E la scelta di Federica Pellegrini (nella foto, con Morace, di spalle) come ambassador-testimonial ne è la migliore espressione. Non solo una campionessa di nuoto con un record imbattuto sui 200 metri, ma una donna bella, che si muove e veste con stile. Segue la moda, ma sostiene di avere con la moda un rapporto camaleontico. «Se un capo di dieci anni fa mi piace continuo a indossarlo», dice. Adora i tacchi alti. «Forse - spiega - perché la maggior parte delle mie giornate le passo con ciabatte». Una donna comunque con un suo programma di vita preciso: dopo Tokyo, le sue quinte Olimpiadi, a 32 anni si ritirerà dalla competizione, incomincerà a pensare a una famiglia, ma continuerà, come sta già facendo, a occuparsi di nuoto, che come l’atletica deve diventare uno sport da professionisti. E poi c’è il rapporto con Transitions, che significa bellezza e salute in un’ottica assolutamente innovativa. Miope, Federica porta gli occhiali da sempre e per lei le lenti che si adattano alle diverse luci, dal momento che vive tra esterni e interni, sono perfette. Preferisce le Transitions color ambra, perché danno l’impressione di «una sfumatura di trucco».
Luisa Espanet

Lenti oftalmiche