Sono alcune delle tendenze della manifestazione in programma a Firenze dal 21 al 23 settembre, in cui domineranno la ricerca di materiali e di dettagli e l’influsso dell’arte
Reinterpretare il passato per dare vita al futuro: DaTE 2019 riscopre gli anni 80 nello stile, nei colori e nell’utilizzo di clip on. Il focus sulle epoche precedenti si conferma nel gusto retró vintage, ispirato, ad esempio, alla musica e alla Pop Art.
L’arte rimane un chiodo fisso dei marchi che prendomo parte all’evento alla Leopolda (nella foto, l'esterno) e le collezioni eyewear si spingono ancora più indietro rispetto al recente passato, rielaborando addirittura le tecniche decorative delle vetrate gotiche, con effetti di luci e di colori.
Fra gli stand della manifestazione si potrà notare la ricerca di dettagli di lusso con cui sono stati realizzati modelli dalle forme classiche, tra cui alcuni rivestiti in polveri di diamanti naturali. Saranno, inoltre, in mostra collezioni ideate secondo canoni sartoriali, personalizzabili non solo in base alle richieste del consumatore finale, ma anche alle esigenze dell’ottico stesso, che può così adeguare le collezioni alle necessità del portatore o addirittura creare una propria collezione o capsule collection.
Ma è soprattutto la scelta del materiale a fare la differenza, il titanio in primis, in alcuni casi “contaminato” dall’acetato, non soltanto nelle montature: anche il portaocchiali risulta coinvolto nel processo creativo d’avanguardia dell’occhialeria, con prodotti in vera pelle, tra cui spiccano lucertola e struzzo, insieme a fantasie esotiche.
(red.)