Il tradizionale convegno annuale, giunto alla terza edizione e tenutosi a Bari agli inizi di maggio, ha evidenziato le priorità dell’organismo che raggruppa oltre cinquanta istituti superiori pubblici o parificati in ottica
«Per quanto riguarda i Corsi per le Competenze Trasversali di Orientamento al Lavoro, di fatto l’ex Alternanza Scuola Lavoro, ci raccorderemo di più con le aziende, molte delle quali non si trovano in prossimità delle strutture scolastiche, cercando anche di ovviare al fatto che domanda e offerta spesso non si avvicinano». Così Paolo Traù, uno dei fondatori delle scuole italiane di ottica in rete e tra i referenti della stessa, sintetizza uno dei temi discussi al convegno svoltosi presso l’Istituto Majorana di Bari. Secondo Traù, l’ex Alternanza Scuola Lavoro rappresenta «una fase di istruzione molto importante anche a livello professionale, eppure abbiamo notato ancora un distacco tra mondo della scuola e mondo del lavoro, come confermato da fonti delle agenzie di collocamento, ad esempio - afferma il docente marchigiano - Occorre elevare il livello professionale di quanti operano nell’ottica, renderli più interessati e preparati sin dall’iter scolastico, con un percorso che segua le loro attitudini e ne esalti la motivazione. La nostra, del resto, è un’attività che presenta debiti scolastici a livello scientifico, per cui va sfruttata meglio l’opportunità dei Corsi per le Competenze Trasversali di Orientamento al Lavoro, al fine di migliorare proprio le competenze degli ottici di domani».
Altro tema caldo è la Circolare Giannini, che di fatto facilita l’ingresso dei privatisti nella professione di ottico. «Le richieste della rete al ministero dell’Istruzione sono state prese in considerazione, ma come provenienti da un’associazione: ora vorremmo strutturarci, così da rendere ufficiali le nostre istanze - spiega Traù - La richiesta di accesso all’esame di abilitazione in ottica da parte dei privati è aumentata a dismisura con la Circolare Giannini: come rete faremo in modo di essere più selettivi, perché molte richieste vengono da persone che non ne hanno i requisiti. Inoltre segnaleremo al ministero anche le modalità d’esame, nonché se nelle sedi di esame è presente la strumentazione adatta per uno svolgimento corretto degli stessi». Da qui la domanda da parte della rete di entrare in Tiopto. «Siamo in attesa di una risposta da parte dei vertici del Tavolo interassociativo - dice ancora Traù - Incrementando la massa critica, la nostra categoria risulterà sicuramente più efficace nelle sue istanze e nelle sue proposte» (nella foto, il tavolo dei relatori al convegno di Bari: da sinistra, Paola Petruzzelli, preside del Majorana, Michele Schirone, presidente di Federottica Bari-Bat, Valerio Cavalli e Rodolfo Baiocchi, referenti nazionali della rete, e Gianni Vancheri, referente a Bari).
A.M.