Idealmente l’evento Eaoo di optometria, conclusosi a Roma lunedì scorso, passa il testimone al prossimo grande evento dell’ottica, quello sulle lenti progressive del 30 giugno a Firenze
Come ha trovato la Capitale la metà straniera dei 700 partecipanti al Congresso Eaoo 2019? Come l’ho vista io il sabato era bagnata, confusa e ricca di avvenimenti sportivi e non. Il tempo non era quello romano di maggio, ma chi arrivava da lontano avrà comunque apprezzato quanto offerto dalla città e da un convegno a episodi, con tanti personaggi e sigle. Ovviamente un appuntamento del genere disdegna qualsiasi interpretazione di mercato, salvo seguire quelle delle aziende con i loro approfondimenti sui prodotti emergenti o in fase di lancio. Peccato. Almeno qui, in queste situazioni di alta levatura, l’interpretazione psicosociologica di un esperto non ottico o optometrista avrebbe suggellato l’analisi tecnica, ad esempio, di una miopia giovanile epidemica. Tant’è che purtroppo oggi l’ottica, non solo quella nazionale, è prevalentemente autoreferenziale, a compartimenti stagni e priva di una visione delle cose se non quelle che le capitano addosso. Il problema (o il finto problema?) del rapporto tra l’optometrista e l’oculista ha risucchiato un mondo di risorse, le conseguenti cause perse nei segmenti di prodotto storici (premontati, lenti a contatto, sole) e le mancate occasioni sul filone del benessere visivo dei liquidi da banco, venduti ancora per un decimo rispetto a farmacie o erboristerie. Peccato.
Il testimone che Firenze riceve da Roma scotta. Qui si passa dall’alta optometria al puro business. Si rischiano i fischi dei puristi. Si rischia di vedere qualche faccia nuova. Si rischia di offrire alle aziende oftalmiche una visione migliore del loro rapporto con il retail. Si rischia di mettere in discussione molte opinioni e prese di posizione che ormai sfiniscono ma tutt’oggi presenti. Non sarà un compito facile quello del Progressive Business Forum e del sottoscritto, curatore e conduttore insieme alla giornalista scientifica Michela Vuga. La scommessa è che questo mercato riesca a prendere sul serio, almeno una volta, un tema che ritiene di conoscere perché se ne sente parlare da qualche tempo e semplicemente applica da “portatore sano” tutti i giorni al banco, ma che invece è una raffinatissima scienza inesatta: il marketing. Le lezioni sopra citate, lo sviluppo delle catene, l’emergere del commercio elettronico non scalfiscono l’opinione comune dell’ottica che i propri errori siano cattiverie degli altri. Per questo e altro a Firenze abbiamo bisogno di nuova energia, di voglia di rimetterci in discussione, di definire nuove priorità in azienda, di tenere la nostra squadra “alta” per ostacolare il gioco di un avversario che sembra scendere in campo con tredici uomini. Al Forum del 30 giugno, promesso, si parlerà sì in tanti ma soprattutto tutti assieme verso un punto convergente: il pubblico. Sarà la prima pubblicità progresso b2b del mondo delle lenti progressive. Fare insieme un piccolo salto interno per prepararsi a quello grande, quello verso la gente (nella foto, Nicola Di Lernia presso lo spazio Amref, uno degli stand sociali presenti al Congresso Eaoo di Roma, insieme a quelli di Optometry Giving Sight e Vosh International).