È Manuela Sandri, che ha aperto il suo terzo negozio nel 2016, in Salizada San Samuele: qui ospita artisti locali e non solo, in un connubio tra opere e montature in cui le une non oscurano le altre, come nel primo festival che Venezia ha dedicato all’arte del vetro, nelle scorse settimane
Ha scelto di avviare il suo centro ottico in una corte sconta veneziana, ossia nascosta, ma non ha intenzione di rimanervi “chiusa”. Anzi, questa terza attività ha un fine ben preciso: aprirsi al mondo. «Ho inaugurato il primo negozio nel 2000 a Brogliano, un paesino di duemila abitanti in provincia di Vicenza, puntando subito all’occhiale d’avanguardia – spiega a b2eyes TODAY Sandri - È stato difficilissimo proporre al pubblico solo questo prodotto, ma piano piano ho consolidato in una decina di anni la mia clientela ed è nato il desiderio di ingrandirmi: nel 2012 ho inaugurato una seconda attività a Schio, sempre nel Vicentino. Infine, nel 2016 ho intrapreso una nuova avventura a Venezia». Ciò che distingue quest’ultimo centro ottico dagli altri è sicuramente il curioso arredamento con occhiali appesi all’interno dei locali e alle finestre. «La città mi ha permesso di amplificare le mie conoscenze e i miei punti di vista, stringendo alleanze e collaborazioni con aziende e, soprattutto con artisti locali, che non hanno visibilità a livello nazionale o internazionale, con l’obiettivo di portare il mondo esterno all’interno del mio negozio - dice Sandri - E con arte non intendo solo opere, ma anche l’arte in senso più ampio, del cucinare, del vedere, del sentire: Venezia in questo senso mi permette di avere più spazio e di svolgere un’attività a più ampio respiro». Ad esempio l’aver ospitato i Canvas di Milo Manara ha consentito alla professionista veneta di incrementare il traffico nel proprio punto vendita.
E dal 9 al 16 settembre Ottica Manuela è stata coinvolta nella prima edizione di The Venice Glass Week, il primo festival internazionale della città dedicato all’arte del vetro, con particolare attenzione a quello di Murano. «La Glass Week si è rivelata una scoperta fantastica – racconta la professionista veneta – Ho installato le opere in vetro di Chiara Antonietti, che ha fatto un po’ suo il mio negozio. Le opere non prevalevano sulle montature e viceversa. In generale è questo che cerco: un equilibrio perfetto (nella foto)».
L’evento ha registrato la presenza di turisti da tutto il mondo, giunti per fare un percorso all’interno di Venezia e ammirare le opere in vetro, esposte in museo e, appunto, nei negozi locali.
«Più avanti ospiterò una mostra internazionale di ragazzi diversamente abili, con opere provenienti da Parigi - dice ancora Sandri - Il prossimo anno Valentina Perlato, nota ritrattista, sarà qui con le sue opere per un paio di mesi». Non c’è un effettivo o calcolabile riscontro economico. «Il negozio di Venezia è come se rappresentasse il mio vestito più bello, quindi mi offre un ritorno d’immagine importante, ossia una mia identità e personalità, per differenziarmi, per conoscere persone, per crescere professionalmente», conclude l’ottica.
F.T.