L’azienda statunitense, leader negli altoparlanti e sistemi audio, entra nel campo della realtà aumentata sviluppando un dispositivo che riconosce cosa guarda l’utilizzatore e gli dà informazioni vocali su ciò che osserva
Bose ha sviluppato un paio di occhiali intelligenti (nella foto, tratta dall’account Twitter dell’azienda) che a differenza di altri device per la realtà aumentata non sfruttano tanto le potenzialità legate alla vista quanto all’udito: invece di mostrare immagini nel campo visivo dell’utilizzatore, infatti, gli offrono informazioni via audio.
Presentati come prototipo al South By Southwest Festival 2018, che si è svolto dal 12 al 18 marzo a Austin, in Texas, i dispositivi sviluppati da Bose assomigliano a normali occhiali da sole, ma sono dotati di aste hi-tech la cui parte finale, munita di piccoli speaker, manda il suono nelle orecchie di chi li indossa senza bisogno di cuffie o di auricolari e integrano sensori di movimento che dialogano con il gps dello smartphone. In tal modo gli smart glass, gestiti da movimenti della testa, comandi vocali e tocchi sulle aste, riconoscono dagli spostamenti e dall’orientamento del capo cosa guarda l’utilizzatore e dove si trova ciò che osserva, dandogli informazioni pertinenti. Se ci si posiziona in un museo davanti a un quadro, ad esempio, gli occhiali potranno fornire dettagli approfonditi sul dipinto e lo stesso vale nelle più svariate situazioni.
(red.)