Le monofocali evolute studiate per i portatori più giovani, continuamente sollecitati da numerosi e diversi touchpoint tecnologici, verranno proposte in anteprima a Mido dall’azienda oftalmica
«I sintomi da affaticamento visivo sono piuttosto diffusi fra i portatori tra i 18 e i 39 anni, che li riferiscono costantemente: una diretta conseguenza di uno stile di vita sempre più digitale, che richiede agli occhi un sistematico impegno accomodativo per la fissazione ravvicinata dei device di cui si fa quotidiano utilizzo, con conseguenti continui spostamenti di messa a fuoco – spiega a b2eyes TODAY Andrea Ravizza, product manager di Oftalmica Galileo – Inoltre, secondo una recente ricerca, citata dall’Huffington Post e pubblicata sulla rivista medico scientifica Plos One sull’utilizzo stimato che si fa dello smartphone quotidianamente, risulta che in movimento fissiamo dalle 30 alle 62 volte al giorno il cellulare e i device elettronici, in ufficio dalle 46 alle 85 volte e in casa dalle 15 alle 42 volte». Galileo presenta così a Mido la nuova lente Pulseo (nella foto, un’immagine di campagna), «che contribuisce a ridurre l’affaticamento visivo e offre un campo di visione pieno grazie alla geometria atorica in tecnologia free form digitale, capace di annullare le fastidiose aberrazioni periferiche – dice al nostro quotidiano Daniele Buzzoni, training specialist dell’azienda milanese – Il risultato è un sensibile risparmio della fatica accomodativa nella visione a distanze prossimali: dal 20% in meno nell’utilizzo dello smartphone, a circa 35 centimetri, fino a oltre il 40% per lo schermo del pc, a circa 70 centimetri». Pulseo si prefigge, quindi, di evolvere il concetto di semplice monofocale perché «è una lente a porto continuo da indossare tutto il giorno, si rivolge ai giovani della nuova generazione adeguandosi al loro stile di vita ed è capace di unire protezione, comfort e prestazioni ottimali», aggiunge Buzzoni.