Una private label di nicchia con la qualità dei materiali e della lavorazione made in Italy, da proporre solo nel proprio negozio ai clienti più ricettivi ai valori che da anni porta avanti: sono le caratteristiche della collezione studiata da Nico, insieme al padre Cosimo e al fratello Alessandro
In principio era il logo, è proprio il caso di dirlo, per quel che riguarda la “forma” che questo progetto dal valore familiare ha assunto. «Ho pensato a un certo punto di creare qualcosa di mio, ma non strettamente individuale, bensì che fosse connesso innanzitutto con chi lavora con me e che mi legasse al nostro territorio d’origine, modugnese, pugliese e soprattutto italiano, perché volevo sviluppare un prodotto di qualità e made in Italy – racconta a b2eyes.com Nico Caradonna – Tutto è partito dal marchio, che abbiamo ideato dopo aver condiviso le nostre idee: ne è scaturito un triangolo, da cui il nome. Perché? Noi siamo tre e il triangolo infatti è equilatero, cioè con lati che hanno lo stesso peso e la stessa forza nella nostra realtà imprenditoriale. Ognuno però rappresenta un aspetto diverso: la creatività (io), l’esperienza (papà), la tecnica (mio fratello, che si occupa della costruzione di ogni occhiale realizzato da Ottica Caradonna). Inoltre, nel linguaggio dei quattro elementi, il triangolo è il simbolo associato alla terra, dunque rappresenta il nostro attaccamento alla Puglia e all’Italia. Infine, è un segno che indica prospettiva, coerente con ciò che siamo e stiamo sviluppando, con lo sguardo sempre proiettato in avanti».
Per concretizzarsi il progetto dei Caradonna ha richiesto circa un anno di lavoro e un’attenta valutazione di ogni aspetto. Per la produzione si sono così rivolti a esperti artigiani del Cadore, che realizzano e lucidano a mano le montature, mentre per il disegno tecnico si sono affidati a una esperta designer. Ne è nata una collezione di quattro modelli in diverse varianti di colore in acetato Mazzucchelli, abbinata a un packaging coordinato. «Volevo un prodotto che parlasse di noi e, siccome la nostra storia deve essere raccontata con una certa qualità di comunicazione, il materiale e la tecnica devono corrisponderle - prosegue Nico - La linea comprende solo montature da vista molto tecniche (nella foto, un modello) perché per ora mi interessa soddisfare l’esigenza dei portatori che hanno problemi di refrazione: miopi, presbiti, ipermetropi». La nuova collezione è già in negozio e i primi feedback sono incoraggianti. «Per la prossima stagione dovrò capire in che direzione muovermi, dal punto di vista stilistico, per andare incontro a ciò che il pubblico richiede, senza però esserne influenzato completamente, perché un progetto deve mantenere la propria identità - conclude Caradonna - La collezione non è rivolta a tutta la clientela: chi acquista gli occhiali Triangle lo fa perché ha fiducia in me, sa che dietro ci sono io e che si può fidare. Con questi presupposti il progetto potrà crescere e diventare sempre più importante, ne sono certo».
N.T.