Belluno verso il Trentino?

I Bellunesi vorrebbero la secessione in quanto si considerano penalizzati e ritengono il passaggio alla Regione autonoma confinante la soluzione per ottenere più libertà e maggiori risorse finanziarie. La questione non trova però la totale adesione da parte dei rappresentanti del consiglio provinciale, che nelle persone di Renza Buzzo Piazzetta e Gino Mondin (nella foto), entrambi esponenti del Carroccio, ha manifestato dissenso riguardo alla proposta. Le motivazioni del no di Bondin, proprietario inoltre dell’hotel Ferrovia di Calalzo di Cadore, dove si riuniscono ogni anno i big della Lega, sono da imputarsi allo spreco di soldi (un milione di euro) che rappresenterebbe il referendum a carico della Provincia, in un momento di crisi come quello in corso. Parere che sembra allinearsi sulle posizioni dei vertici del Carroccio. Ma c’è ancora poca chiarezza sulla questione e sulle conseguenze che l’annessione al Trentino potrebbe determinare. E questo concerne anche il distretto dell'occhiale del Cadore: l'associazione Sipao, tramite suo portavoce, fa sapere, infatti, a b2eyes.com di non avere ancora preso una posizione specifica a riguardo e di non essere in grado di valutare gli effetti che l’attuazione del procedimento potrebbe determinare, soprattutto da un punto di vista economico.
V.G.

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