Un milione di euro: a tanto ammonta la cifra stanziata da Fielmann per il suo primo Training Center a Verona, il quale risponde, come spiega Ivo Andreatta (nella foto principale), ceo di Fielmann Italia, alla necessità di poter fornire un’ulteriore opportunità di sviluppo e formazione ai propri collaboratori, con l’obiettivo di aumentare la qualità della consulenza per i consumatori e la professionalità offerta in store. «Lo intendiamo come un investimento per il futuro, oltre che a vantaggio di tutto il mercato e del settore - ha detto il manager, presentando martedì scorso la struttura a una platea di addetti ai lavori e di giornalisti, principalmente della stampa femminile e generalista - Fare formazione qui significa portare gli input ricevuti anche in negozio: questo ci ripaga, perché le nostre risorse svolgeranno un lavoro sempre più eccellente per il cliente finale».
Il centro, chiamato Fit, sia in quanto Fielmann Italian Training Center sia perché inteso come luogo dove si fa allenamento, ha una superficie di circa 600 metri quadrati e sorge all’interno dell’edificio in cui l’azienda alimentare Bauli aveva la produzione. «Siamo in una realtà storica: dato che anche noi ci vediamo come artigiani, abbiamo voluto continuare questa tradizione - ha proseguito Andreatta - La scelta di Verona è stata pragmatica: il nostro headquarter è a Bolzano, ma volevamo essere noi a fare un passo verso i collaboratori degli store sul territorio con una collocazione più facilmente e comodamente raggiungibile. Inoltre abbiamo ritenuto fosse arrivato il momento per concentrarci in un luogo centrale per fare formazione, finora svolta a livello più locale e regionale».
Il Training Center è composto da due sale meeting multifunzione e una più grande anche per momenti conviviali, due adibite alla refrazione (nella foto sotto) di cui una anche alla contattologia, un laboratorio, un’area dedicata alla formazione sui sistemi IT, una sala consulenze in cui è stato ricreato il layout degli store Fielmann (nella foto sopra), gli uffici del reparto training management, una reception e un’area break. La volontà era creare una struttura riconoscibile. La sintesi del progetto, ha spiegato Marco De Fonzo, architetto responsabile anche del design e del layout dei punti vendita dell’insegna, è infatti la casa bottega, aderente all’azienda che, sebbene abbia misure notevoli, mantiene per l’appunto una dimensione familiare. «Visti gli spazi di questa location, con le finestre a nastro su entrambi i lati, che lasciano filtrare una luce cangiante, e i soffitti a volta, c’era già tutto per accogliere la razionalità germanica e l’estetica italiana - ha detto l’architetto - L’ambiente è concepito proprio come una casa: l’ingresso è il salotto buono dove fare due chiacchiere e avere un momento di relax, in cui ci sono pure foto storiche della famiglia fondatrice con immagini di tappe della sua evoluzione dall’inizio a oggi. C’è poi una parete specchiata, servita per raddoppiare l’effetto spaziale, che vuole essere anche una metafora per dire che si entra nel mondo dell’occhio: da qui si accede infatti alle varie stanze, dove si trovano i diversi temi che si ripropongono nella formazione e nel negozio».
Il Fit è pensato principalmente per i dipendenti degli store Fielmann, ma anche per gli addetti della service organization dell’azienda, ovvero la struttura che supporta i punti vendita. «Siamo cresciuti dal 2015, abbiamo 350 collaboratori e oltre 300 lavorano nei negozi: di questi l’85% sono ottici - ha spiegato Alessia Lazzarini, head of HR della società in Italia - Per loro proponiamo corsi tecnici di approfondimento, ma non solo: puntiamo anche su comunicazione, approccio al cliente e consulenza di moda. Sono gli stessi focus degli iter specifici per gli addetti alla vendita, per i quali sono pure previsti altri percorsi ad hoc».
I temi della formazione e dell’investimento sono anche uno dei elementi distintivi della campagna di employer branding Life at Fielmann, cui hanno prestato il volto i collaboratori stessi, lanciata lo scorso anno per presentare l’insegna come datore di lavoro e di cui ora parte la seconda wave. «Abbiamo bisogno che i candidati ci conoscano e ci scelgano, ci occorrono persone competenti, formate e che vivano i nostri valori - ha aggiunto Lazzarini, sottolineando come Fielmann offra pure una serie di percorsi di crescita volti allo sviluppo delle soft skill - Anche quest’anno abbiamo scelto di collaborare con consulenti esterni per la formazione manageriale e abbiamo rilanciato il programma Talent Generation, che permette agli addetti dei centri ottici di approcciarsi a ruoli di responsabilità nei loro negozi: un iter di circa sei mesi, in cui insieme allo store manager cercano di individuare nuove strategie e capire cosa significa metterci la faccia. Uno degli aspetti per noi importanti è l’imprenditorialità, abbiamo bisogno di persone che facciano la differenza».
Per concludere, Iris Hinkerode, responsabile del reparto training management e del centro di formazione, che gestisce un team di 6 persone di cui 5 trainer, ha spiegato la composizione dell’offerta del Fit, dove tutto l’aggiornamento, ha sottolineato Andreatta, è gratuito e avviene in orario lavorativo, senza richiedere uno sforzo aggiuntivo in tal senso. «Tre sono le aree principali: in primis la filosofia aziendale - ha ricordato Hinkerode - Questo comprende tutti i corsi in cui parliamo della nostra storia, delle garanzie e dei servizi, della consulenza al cliente. I training in ambito ottico sono relativi alla refrazione, all’applicazione di lac morbide e ai diversi tipi di lenti oftalmiche. Quelli in ambito IT invece riguardano i sistemi gestionali presenti negli store. La nostra formazione prevede tre modalità: circa il 60% dei nostri corsi saranno in presenza al Fit, il 10% online e il 30% in store con il supporto dei nostri trainer».
N.T.