«Sono state numerose e interessanti le relazioni delle due giornate, tra lavori in plenaria e workshop: la visione binoculare legata alla refrazione, grazie soprattutto all’intervento di Bruce Evans (nella foto principale), che ha sollevato molte domande dal pubblico, e le modalità per gestire il passaggio dalla refrazione stessa alla correzione sono state quelle che hanno coinvolto di più i partecipanti - dice a b2eyes TODAY Claudia Colandrea, presidente di Sopti - Non abbiamo voluto parlare di politica né di futuro della professione: ci siamo invece soffermati sull’importanza di diffondere le informazioni scientifiche, di favorire l’aggiornamento e di dare una connotazione positiva all’optometria, in maniera tale da essere sempre più apprezzata da parte delle altre categorie professionali e dal tessuto sociale».
Colandrea ricorda inoltre come il Congresso 2023 (nella foto sopra, uno scorcio della platea), dopo quello dello scorso anno, abbia smentito la critica che talvolta viene fatta all’associazione: porsi come una realtà eccessivamente elitaria. «Il fatto di aver trattato tematiche specialistiche, ad esempio il cheratocono, e altre di più ampia diffusione, come il controllo della progressione miopica, è stato particolarmente gradito dai delegati presenti, favorendo inoltre il giusto equilibrio tra gli iscritti storici e la nuova generazione che guida oggi la Società Optometrica Italiana», sottolinea la numero uno di Sopti.
Il prossimo appuntamento congressuale dell’organismo sarà a fine ottobre, quando con l’Albo degli Ottici Optometristi verrà organizzato a Bergamo un evento sulle buone pratiche optometriche nella gestione della miopia.
A.M.