Zeiss: in “vetrina” il suo livello di digitalizzazione

L’azienda oftalmica è entrata a far parte delle Fabbriche Vetrina, iniziativa di Confindustria attuata a livello nazionale per far toccare con mano alle imprese dei vari territori cosa sia l’Industria 4.0, accompagnandole presso quelle realtà dove possono sperimentare e studiare l’applicazione concreta delle tecnologie

Il Dih, Digital Innovation Hub Lombardia, creato da Confindustria insieme alle associazioni industriali territoriali lombarde e che fa parte dell’hub nazionale dei servizi legati a Industria 4.0, ha annunciato di aver incluso Carl Zeiss Vision Italia nel novero delle Fabbriche Vetrina. Si tratta di realtà «orientate all’innovazione, che hanno introdotto e integrato nei propri impianti produttivi soluzioni avanzate e visibili, utilizzando una o più tecnologie abilitanti tipiche dell’Industria 4.0 e disponibili ad aprirsi verso le altre imprese per consentire di “toccare con mano” l’implementazione del 4.0, mostrando come siano state applicate le tecnologie ai propri processi produttivi e organizzativi e ospitando iniziative di informazione rivolte a stakeholder e aziende», si legge su preparatialfuturo.confindustria.it, sito ufficiale dell’iniziativa.

La rete dei Dih di Confindustria, una serie di enti presenti nelle varie regioni che operano con standard univoci, si propone dunque di aiutare e sostenere le imprese nel cammino di digitalizzazione. «Alcuni anni fa hanno iniziato a coinvolgere le aziende dei rispettivi territori in un percorso di misurazione del loro livello di digitalizzazione, perché è fondamentale capire da dove si parte prima di definire gli obiettivi - spiega a b2eyes TODAY Roberto Baldan (nella foto), operations director ed energy/environmental officer di Carl Zeiss Vision Italia e presidente delle Chimiche, Farmaceutiche e Conciarie di Confindustria Varese - Il Dih Lombardia ha dunque erogato a una serie di aziende, tra cui la nostra, quello che viene chiamato l’assessment digitale, il quale serve per realizzare una mappatura a 360 gradi della maturità digitale di una società: si va dall’analisi del flusso di ingresso ordini sino alla spedizione, passando attraverso i sistemi informativi e di comunicazione interni, per verificare tutti i pilastri dell’Industria 4.0. E quando si parla di 4.0, non si parla solo di area operativa ma di tutta l’azienda: riguarda, ad esempio, il concetto dell’utilizzo di big data per l’analisi dei fabbisogni dei consumatori finali o dei partner, il fatto di avere sistemi previsionali in grado di interpretare le esigenze dei clienti, nonché l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale per essere in grado non solo di monitorare le problematiche, ma anche di prevenirle. Ne è emerso che Carl Zeiss Vision è decisamente a buon punto in tale percorso, ma sempre con dei margini di miglioramento».

Il Dih ha quindi scelto una cinquantina di realtà a livello nazionale che abbiano ottenuto punteggi sopra la norma per quanto riguarda tale assessment e che possano rappresentare degli esempi. «Fabbriche Vetrina serve per rendere tangibili aspetti che sono necessariamente teorici - continua il manager - Selezionarle significa infatti avere a disposizione imprese che, oltre a poggiare su più pilastri dell’Industria 4.0, diano la disponibilità ad altre aziende per organizzare incontri o porte aperte per visite, ed è quello che attueremo noi nei prossimi mesi: per questioni di logistica, lo faremo con realtà limitrofe a Varese. Sarà il Dih a individuare la composizione dei gruppi affinché l’iniziativa abbia un taglio corretto, in modo da servire come punto di partenza per analizzare successivamente come possano essere soddisfatti i vari pilastri del 4.0, sulla base degli spunti emersi».

N.T.

Lenti oftalmiche