«La Chirurgia della Cataratta Congenita (nella foto, la locandina) nasce dal fatto che questo argomento risulta ancora controverso e spesso è anche controverso il messaggio che noi specialisti forniamo ai genitori - spiega a b2eyes TODAY Paolo Nucci, il quale terrà il discorso d'apertura proprio sulla chirurgia della cataratta congenita al Subspecialty Day del World Society of Paediatric Ophthalmology and Strabismus, in programma a Milano a metà settembre - Molti colleghi indulgono su alcuni aspetti e ne trascurano altri: ha quindi senso fare il punto della situazione attraverso la voce dei professionisti che operano bambini affetti da tale patologia e altri non specializzati nel ramo pediatrico, ma che, in veste in chirurghi, possono comunque portare il proprio punto di vista. Hanno, infatti, conoscenze teoriche che possono tornare utili». Si tratterà dunque di un confronto su esperienze diverse, in un dibattito guidato dallo stesso Nucci, con il supporto del medico oculista Vittorio Picardo.
La giornata congressuale, organizzata da EyeSee, si snoderà rispettando le varie fasi di un intervento chirurgico di cataratta congenita, dal consenso all’intervento stesso, dall’anestesia fino alla preparazione operatoria per poi entrare nel vivo, analizzando le tecniche più evolute e la gestione dei casi più complessi, con un approccio a 360 gradi. «La cataratta congenita è una problematica che merita dei punti fissi - precisa Nucci - L’obiettivo che ci siamo posti è giungere a una sorta di consenso italiano, ossia delle linee guida stilate dagli opinion leader del nostro paese».
A latere del congresso, Nucci ha coinvolto due figure di riferimento. «Si tratta di due grandi amici, Roberto Bellucci, ex presidente di Escrs, la società che si occupa di cataratta a livello europeo, una delle più importanti associazioni oculistiche nel panorama internazionale, e Guido Caramello, altro professionista di enorme esperienza, che potranno commentare le varie novità che emergeranno durante l’incontro - conclude Nucci - A mio parere la medicina non dovrebbe mai fare a meno di figure senior: in particolare, la chirurgia oculistica potrebbe essere definita come un’attività artigianale e come tale dovrebbe seguire l’esempio e i consigli dei più esperti».
Tra gli sponsor del simposio figurano anche due aziende del settore oftalmico, Essilor e Hoya, insieme a Fondazione Salmoiraghi & Viganò.
F.T.