«Nell’ultimo anno siamo partiti con una nuova realtà, creando un vero e proprio laboratorio artigianale di produzione di occhiali», spiega a b2eyes TODAY Luca Ciavarra, general manager del Consorzio +Vista e ceo di Human To Human. L’imprenditore descrive così Human to Human, una collezione che identifica nel progetto dell’azienda romana la volontà di trasformare la filiera industria-cliente in un concetto sensibile quale “da Uomo a Uomo”, mettendo appunto al centro la persona come artigiano, quindi artefice della realizzazione di una montatura esclusiva, e come individuo che la indosserà. «Si tratta di un ulteriore tassello al progetto benessere iniziato nel 2014 con il primo +Vista Village in cui tutti i servizi sono costruiti per abbracciare le esigenze della persona che si affida ai centri del gruppo», aggiunge Ciavarra.
E così all’interno dei due concept store dell’insegna è stata ricreata una bottega dal sapore storico ma tecnologico di circa 400 metri quadrati, dove sono presenti tutti gli step per la realizzazione di un occhiale, strumentazione compresa. «Nel team dedicato abbiamo un designer e due artigiani: il primo si occupa della consulenza, che può richiedere più sessioni sulla base delle esigenze del cliente finale, della realizzazione e della proposta dei disegni - afferma Ciavarra - I nostri artigiani si focalizzano, invece, su ogni fase della creazione dell’occhiale, che viene eseguita interamente nel nostro laboratorio a partire dalla scelta delle lastre in acetato di cellulosa Mazzucchelli: nessun passaggio viene commissionato a terzi». Se la distribuzione del prodotto al momento è affidata ai punti vendita di proprietà della famiglia Pascucci, gli obiettivi a breve medio termine comprendono il lancio di un e-shop e l’internazionalizzazione del progetto.
Intanto per farsi conoscere, Human to Human è approdato a TheOneMilano, la fiera che si è tenuta nel capoluogo lombardo dal 13 al 15 marzo, nel padiglione dedicato al made in Italy. «L’edizione ha messo in primo piano la qualità della manifattura italiana - racconta Ciavarra - Al suo interno un’area è stata dedicata all’evento Slow Fashion, modello di produzione artigianale sostenibile: una decina di diverse aziende distribuite sull’intero territorio nazionale hanno incantato i visitatori attraverso le mani sapienti degli artigiani impiegati. L’occhialeria italiana era rappresentata della nostra iniziativa, che ha riportato in fiera diverse fasi di lavorazione, dalla selezione della materia prima all’occhiale finito in tutte le sue sfaccettature». Proprio per la sua particolarità, il salone ha attirato anche le istituzioni, fra cui Mariastella Gelmini, che ha fatto personalmente visita allo stand di Human to Human (nella foto). «La ministra per gli Affari regionali e le autonomie si è mostrata particolarmente interessata al nostro nuovo progetto, anche perché in Italia esistono poche realtà che si dedicano all’occhiale artigianale, essendo il comparto proiettato nell’industria - aggiunge l'imprenditore romano - È stato un momento di confronto: la ministra, che tra l’altro ha svelato di non aver mai visto come si realizza un occhiale, ci ha chiesto quali sono gli sforzi necessari per tale attività e come vengono formati gli addetti, dimostrando di aver compreso la centralità delle persone nel nostro processo di produzione».
Nel futuro di Human to Human sono previsti importanti investimenti. «Stiamo concentrando le risorse economiche su nuovi macchinari sempre più performanti e innovativi per mettere tecnologia rivoluzionaria all’interno del prodotto, pur non rinunciando alla sartorialità dell’occhiale stesso», conclude Ciavarra.
F.T.