Dopo l’annuncio dello slittamento della cinquantesima edizione al 2021, il presidente della più grande fiera internazionale dell’ottica spiega a b2eyes TODAY le ragioni per cui le date saranno anticipate di almeno tre settimane rispetto alla tradizionale collocazione
Tre motivi per tre settimane. Si potrebbero sintetizzare in questo slogan le ragioni che hanno portato nei giorni scorsi gli organizzatori di Mido non solo ad annunciare l’ulteriore rinvio della sua Golden Edition, in seguito all’evoluzione della pandemia da coronavirus, ma soprattutto a dare al salone milanese un nuovo orizzonte temporale. «L’anticipo ai primi di febbraio anziché alla fine di quel mese, come era ormai tradizione per la nostra fiera, era già stata decisa da tempo e l’avremmo comunicata durante la nostra cinquantesima edizione, se non fosse successo quello che è successo, in Italia e nel mondo», rivela al nostro quotidiano Giovanni Vitaloni (nella foto), presidente di Mido e di Anfao, l’associazione di categoria che detiene la mostra.
Nel 2021, dunque, Mido si terrà sempre a Fieramilano Rho, ma da sabato 6 a lunedì 8 febbraio. «Questa collocazione è particolarmente gradita alle aziende, soprattutto dell’occhialeria, grandi e piccole, perché così possono presentare con maggiore anticipo le proprie novità alla clientela italiana e internazionale - dice Vitaloni - In secondo luogo ci allontaniamo dalla settimana della moda milanese: la sinergia, per quanto positiva in termini di immagine, non ha portato particolari benefici, nemmeno in fatto di comunicazione, per cui abbiamo scambiato le date con Micam e Mipel, le fiere di scarpe e borse, più interessate alla vicinanza con le sfilate. E per i nostri espositori e visitatori ci saranno vantaggi logistici e di risparmio dei costi. Infine, almeno sino al 2026, anno delle Olimpiadi invernali a Milano e a Cortina, saremo posizionati nel primo o nel secondo weekend di febbraio, per consentire i festeggiamenti del capodanno cinese e comunque ad almeno un mese di distanza dalla fiera opti di Monaco o Stoccarda».
Vitaloni, insieme al team che organizza la manifestazione, ha preso con enorme difficoltà la decisione di rinviare all’anno prossimo Mido. «Si è trattato di una scelta dolorosa ma inevitabile, come abbiamo subito affermato, peraltro in linea con quella assunta dai principali saloni che come noi avevano inizialmente optato per differire le edizioni di quest’anno a primavera inoltrata o in estate - sottolinea Vitaloni - Siamo comunque convinti che Mido nel 2021, con le sua nuova collocazione all’interno del calendario fieristico del settore, sarà un successo e darà un impulso importante a tutta la filiera, celebrando così degnamente le sue cinquanta edizioni».
A.M.