VisionOttica Barberini: oggi non si può competere da soli

L’imprenditore ottico abruzzese analizza i punti di forza emersi a quasi due anni dall’affiliazione dei suoi quattro centri ottici all’insegna nazionale di Vision Group

«In nessun settore puoi ormai stare da solo. E il lockdown della primavera scorsa ha ribadito tale concetto». Così Lorenzo Barberini, terza generazione di una storica famiglia di imprenditori dell’ottica in Abruzzo, sintetizza a b2eyes TODAY l’attuale momento storico e, soprattutto, motiva la soddisfazione della scelta di aver affiancato nel gennaio 2019 i suoi quattro centri ottici all’insegna glocal di Vision Group. «In questo biennio e ancora di più nei difficili mesi di quest’anno, condizionati dall’emergenza sanitaria, VisionOttica ci ha offerto servizi e strumenti significativi: basti pensare alle promo studiate a livello nazionale, ad esempio quella Sky-Vodafone sui clienti nuovi, o, più in generale, alle campagne televisive e web - dice Barberini - Del resto anche il confronto con altri paesi europei dimostra che oggi fare l’ottico è più difficile se sei soltanto un indipendente, mentre hai nuove opportunità in termini di marketing, pubblicità o prezzi se fai parte di una struttura: la nostra insegna mantiene una grande visibilità locale, ma un brand come VisionOttica è conosciuto a livello nazionale».

Il nome Barberini è un’istituzione dell’ottica abruzzese. «Mio nonno Lorenzo aprì il primo negozio nel 1922 in corso Umberto, nel cuore di Pescara: mio padre Pietro da giovane l’ha affiancato, ma poi si è dedicato alla fabbricazione delle lenti, inizialmente nel retrobottega del negozio, successivamente dando vita alla fabbrica che sarebbe diventata nel corso degli anni leader nella produzione di filtri solari in vetro. Ceduta nel 2000 in ottima salute alla Ilva di Saronno, è stata rilevata da Luxottica nel 2019», racconta Lorenzo Barberini, che negli ultimi vent’anni si è dedicato esclusivamente al retail, soprattutto per quanto riguarda la parte amministrativa, oggi affiancato nella gestione degli store dalla moglie Nathalie (nella foto, da sinistra, insieme a Lorenzo Barberini). «Nel 2001 ho avviato un nuovo punto vendita davanti all’Università e al Tribunale di Pescara, l’anno seguente un altro nella limitrofa Montesilvano e nel 2004 ho acquistato uno stabile all’interno di Palazzo Imperato, che è considerato uno dei diciotto gioielli architettonici d'Abruzzo, vincolato dalle autorità a ferree regole urbanistiche  - afferma ancora Barberini - Qui, nel 2006, ho dato vita a un negozio con l’offerta sole e la vendita al pianterreno, al primo piano il reparto vista e in quello superiore la sala refrazione. Infine, nel 2009, ho riaperto il negozio storico, quello fondato dal nonno quasi un secolo fa, dopo averlo trasferito in una palazzina liberty, per mantenere tutto il fascino originale dei suoi 55 metri quadrati».

Poco meno di due anni fa, dunque, la scelta di affiliare tutti questi centri a VisionOttica. «Non è stata una scelta semplice, dopo anni di totale indipendenza dell’insegna - conclude l’imprenditore abruzzese - L’abbiamo condivisa con i nostri collaboratori, che per noi sono una seconda famiglia: i risultati sono stati ottimi, non abbiamo avuto alcun problema con i clienti, nelle convention del brand abbiamo addirittura conosciuto colleghi con i nostri stessi valori e se in questo anno molto duro riusciremo a contenere al minimo le perdite lo dobbiamo anche alla professionalità e alla disponibilità dello staff centrale di VisionOttica».

A.M.

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