Vision Adria festeggia i trent’anni guardando al futuro

La cooperativa, che riunisce una quarantina di centri ottici tra Pordenone, Udine, Trieste e Venezia, ha celebrato nelle scorse settimane la ricorrenza insieme agli associati presenti e passati, con una domenica in “capannone”, nella sua storica sede

Era il 1992 quando a Pordenone, città del Friuli Venezia Giulia ai confini con il Veneto, vedeva la luce la cooperativa dell'ottica Vision Adria, il cui nome nasce dalla fusione tra il core business dei soci e la loro localizzazione tra la terra e il mare Adriatico: ancor oggi conserva questa unicità, poiché gli associati provengono da Trieste, Udine, Venezia e Pordenone. Vision Adria negli ultimi anni si è distinta nel panorama nazionale per la collaborazione con la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, con cui ha contribuito non solo a raccolte fondi a favore delle attività della onlus, ma anche alla realizzazione di convegni scientifici aperti a tutti gli operatori dell'ottica.

«Per festeggiare i primi trent'anni di vita la cooperativa (nella foto principale), guidata dal presidente Igino Franceschetto, ha deciso di realizzare una domenica in “capannone”, come si usa dire nel nord est, con tutti i soci presenti e passati per assaporare i momenti che hanno fatto la sua storia», spiegano a b2eyes TODAY da Vision Adria. Nel corso della celebrazione è stato premiato il gruppo giovani della cooperativa (nella foto sopra, da sinistra, Giulia Rosset, Sara Franceschetto, Luca Zoldan e Marco Franceschetto), che ha collaborato alla realizzazione dell'ultimo convegno A nord est dell’ottica, dedicato alla miopia giovanile, e sta lavorando su un progetto di formazione online attraverso la futura piattaforma della Vision Adria Academy, denominata 'Vision 2050'.
«Tornare alle origini, al capannone che è la sede storica della cooperativa, ha significato anche lanciare un chiaro messaggio in vista del compleanno più importante, quello dei 50 anni: il ricambio generazionale va studiato con profonda attenzione, molto tempo prima di doverlo realizzare», concludono da Vision Adria .

(red.)

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