Danni incalcolabili, situazione drammatica, stato di emergenza: sono i termini più utilizzati in questi ultimi tre giorni per descrivere l’alluvione avvenuta in Laguna tra martedì e mercoledì. Anche i negozi, tra cui quelli di ottica, sono stati duramente colpiti dall’alta marea che ha raggiunto un’altezza di 187 centimetri
Ieri su Venezia splendeva il sole. Dopo quarantotto ore da incubo, due vittime, danni ad abitazioni e luoghi d’arte, San Marco compresa, e scuole chiuse è stata l’ora del faccia a faccia con la città messa in ginocchio dalla grave calamità. Anche le attività commerciali hanno subìto ingenti danni dalla peggiore alta marea degli ultimi cinquant’anni.
«Allucinante - si sente dal cellulare in vivavoce - Da veneziana non avevo mai visto una situazione del genere». A parlare è una collaboratrice di Ottica Manuela, punto vendita presso Palazzo Grassi. Manuela Sandri, titolare dell’insegna che conta un altro negozio in provincia di Vicenza, sta ripulendo i locali allagati (nelle foto) con il proprio personale. «Stiamo buttando la maggior parte delle cose - dice a b2eyes TODAY Sandri, già vittima dell’alta marea lo scorso anno - Mobili ed espositori sono rovinati, mentre siamo riusciti a recuperare gli occhiali: devo ringraziare una mia amica che, prima delle tragiche ore, è passata in negozio a mettere in salvo le montature, così come devo molto alla mia collaboratrice che alle cinque del mattino di mercoledì era qui con l’alta marea a cercare di salvare il salvabile. Anche in un momento così drammatico viene fuori la grande vicinanza e la generosità dei veneziani».
Danni fortunatamente contenuti, invece, per Ottica Vascellari, che si trova a pochi minuti a piedi dal Ponte di Rialto. «In questa zona è arrivata l’acqua alta ma le nostre vetrine sono sollevate con uno zoccolo di circa 60 centimetri dal piano strada, per cui fino a quella quota siamo relativamente tranquilli, era immersa solo la struttura in acciaio inox - spiega al nostro quotidiano Renato Canciani, da quindici anni collaboratore del centro ottico veneziano - Anche all’interno c’è uno zoccolo di granito che tiene sollevati i mobili: sono entrati circa cinquanta centimetri d’acqua, ma le cassettiere con gli occhiali sono poste più in alto e comunque dove è stato necessario abbiamo spostato la merce. La fortuna è stata che io e Roberto Vascellari, quando abbiamo sentito suonare le sirene, siamo accorsi abbastanza rapidamente e intorno alle 23 eravamo in negozio. Siamo stati fortunati, abbiamo avuto solo qualche problema con l'impianto elettrico, ma strumentazione, computer e occhiali sono a posto e abbiamo riaperto subito».
B2eyes TODAY ha provato a contattare anche Ottica Urbani, ubicata in San Marco Frezzeria, ma la comunicazione telefonica è risultata difficile e siamo riusciti solo ad avere conferma che il negozio è completamente allagato. Lo stesso vale per Ottica 2000, nel Sestiere Cannaregio, il cui telefono non era raggiungibile: abbiamo comunque avuto conferma che anche lì risultano molteplici danni e che sono al lavoro da due giorni per ripristinare la situazione.
In Sestiere Cannaregio si è allagata anche Ottica Elvio Carraro, dove l’acqua è arrivata tra i 50 e i 60 centimetri: mercoledì il negozio è rimasto chiuso ma da ieri è di nuovo aperto. «Siamo riusciti a salvare gran parte della merce perché l'avevamo già alzata in previsione che l'acqua raggiungesse un metro e 40 centimetri, per fortuna mia sorella Marta Viola era in negozio intorno alle 23 ed è riuscita a fare molto, sollevando ulteriormente occhiali, ma anche computer e strumenti, tranne uno che è andato sotto - racconta al nostro quotidiano Lorenzo Carraro - L’acqua ha raggiunto pure dei cassetti, sebbene avessimo fatto un restyling qualche anno fa collocandoli in alto proprio in previsione di un’emergenza simile. Qualche presa elettrica è saltata, qualche vetrina non si accende più, abbiamo problemi con la cassa: nulla di irrecuperabile ma i danni ci sono stati».
F.T. e N.T.