Favorire l’istituzione di norme di comportamento ed etica professionale tramite un codice deontologico è tra gli obiettivi di Sopti: da qui il titolo del Congresso 2023, “L’ABC dell’Optometria: ametropie, binocularità, correzione” (nella foto, la locandina) e il focus sulle raccomandazioni di buona pratica. Oltre a quelle fondamentali che saranno presentate al simposio di Rimini, ne esiste un sistema «disponibile ai soci che viene periodicamente revisionato per garantire indicazioni aggiornate - precisa il comunicato - Le raccomandazioni sono l’essenza e la strada per eventuali linee guida, le quali però al momento non esistono nell’ambito di ottica e optometria: richiedono, infatti, un percorso con il ministero della Salute e un confronto con i vari attori, incluse le persone assistite».
I relatori scelti dall’associazione, tra ricercatori, clinici e docenti, porteranno le più recenti evidenze scientifiche e daranno indicazioni pratiche su come le stesse siano attuabili per rendere più efficaci e sicure le procedure del quotidiano. «Questo mix di utilità per la pratica clinica e di approfondimento della scienza è stato curato con dedizione dal Comitato Scientifico della Società Optometrica Italiana, il quale vanta nomi ormai strutturali per l’optometria del nostro paese, che si distinguono per i curricula scientifici, criterio in base al quale sono stati selezionati i relatori, cercando di dare spazio sia alle personalità già note sia ai più giovani», prosegue il comunicato. Al Congresso 2023 interverranno Pietro Gheller, che parlerà del rapporto tra ciò che viene misurato in refrazione e ciò che viene prescritto, Laura Livi, la quale presenterà l’ultimo aggiornamento delle raccomandazioni di buona pratica di refrazione, seguita da Antonella Vecchies con le stesse relative alla visione binoculare. Mauro Frisani tratterà della sovrarefrazione con lenti a contatto, Riccardo Cheloni di come ottenere la migliore correzione quando si ha a che fare con refrazione e binocularità, mentre Antonio Calossi, Gabriele Civiero e Alberto Recchioni condurranno un update sulla correzione della miopia. A loro volta Alessandro Fossetti, Laura Boccardo, Stefano Lorè e Nunzio Maresca mostreranno i molteplici volti delle ametropie. «Oltre a questi, molti altri nomi italiani e internazionali, per un evento estremamente vario e ricco di contenuti: tra i relatori esteri presenti desta particolare attenzione Bruce Evans, uno dei maggiori esperti di visione binoculare, che parlerà dell’utilità pratica delle misure di disparità di fissazione, tema che si è consolidato anche in Italia. Saranno inoltre presenti oculisti e ortottisti: l’attenzione dell’associazione è volta, infatti, anche all’ascolto delle altre categorie, per un confronto che arricchisce e pone in evidenza tutti i servizi che l’optometrista può rendere e già rende, ai fini sociali, in tante realtà in cui la collaborazione tra le figure professionali è proficua da anni», aggiunge la nota, che spiega come durante la mattinata del primo giorno di lavori Anto Rossetti e Silvio Maffioletti ribadiranno ai partecipanti l’importanza di iscriversi al Registro in Ottica e Optometria, il quale fa capo a Tiopto, e cosa significa oggi essere optometristi, mentre Stefano Panzieri e Marco Benedetti illustreranno le prossime attività in condivisione tra Sopti e Adoo. A conclusione dell’evento, una tavola rotonda con la partecipazione di divulgatori del mondo social, il cui l’obiettivo è ricordare che per il professionista risulta di fondamentale importanza saper rispondere all’utenza in maniera scientificamente corretta.
«Sono circa trent’anni che Sopti si occupa di contribuire al substrato scientifico di una professione, quella dell’optometrista, la quale si dedica in maniera capillare ai servizi per la visione: come indicato dal World Council of Optometry e come già largamente accade in Europa, un obiettivo dell’optometria è infatti integrarsi con l’ottica per fornire i servizi visivi alle migliori condizioni - si legge ancora nel comunicato - Il compito sempre attuale di Sopti è promuovere lo sviluppo e la conoscenza della scienza optometrica e facilitare lo scambio di idee tra gli optometristi e gli altri professionisti della visione: l’incontro in presenza rimane indispensabile per dialogo e confronto».
(red.)