Dopo un'interruzione forzata di oltre un anno, causa Covid, la Scuola Italiana di Ipovisione (nella foto, il logo) ha avviato un corso nel 2021, conclusosi nel 2022. Quest'anno ne è stato programmato uno ulteriore. «Per rispondere alle numerose richieste pervenuteci abbiamo deciso di dare il via a un nuovo iter formativo, Gestione teorico-pratica del paziente ipovedente - si legge in una nota della struttura formativa - Il metodo didattico prevede, oltre alle tradizionali lezioni frontali e agli ambulatori pratici, anche sessioni virtuali, tramite le quali vi sarà la possibilità di osservare dal vivo come viene condotta la valutazione del paziente ipovedente. Tali sessioni, complementari alle prove pratiche, daranno l’opportunità di analizzare le singole fasi della valutazione passo per passo, in maniera organica e flessibile, in quanto sarà possibile interrompere la procedura ogni qual volta sia necessaria una spiegazione o un chiarimento a seguito della richiesta da parte del partecipante».
Anche questo percorso formativo sarà strutturato in moduli in grado di «fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie per muoversi in maniera autonoma nella riabilitazione visiva della persona ipovedente secondo le peculiarità e i ruoli di ciascuna delle professioni coinvolte», precisa il comunicato. Il corso si articola su tre incontri di due giorni ciascuno, domenica e lunedì: il primo è previsto il 4 e il 5 dicembre, il secondo il 12 e il 13 febbraio 2023 e il terzo il 26 e il 27 dello stesso mese. Durante l'ultimo incontro verrà effettuato un test finale di apprendimento, il superamento del quale dà diritto a un attestato di “Esperto qualificato in ipovisione”.
Aprirà la nuova edizione Silvano Abati, che seguirà anche la parte pratica. In cattedra si alterneranno Federico Bartolomei, Matteo Fusi, Giovanni Giacomelli, Roberto Iazzolino, Giuseppe Migliori e Roberto Volpe.
(red.)
