Il professionista milanese ha di recente effettuato il cambio insegna del suo centro ottico di via Meda: a guidarlo nella decisione di entrare nel più grande network dell’ottica associata in Italia, la necessità di una chiara riconoscibilità pur mantenendo la propria identità e un supporto costante sul piano del marketing e della gestione commerciale
Diplomato all'Isso G. Ricco di Milano, specializzato in optometria presso il Cento di Formazione Professionale del Comune di Milano, scuola dove oggi insegna Esercitazioni di contattologia, sin da quando ha avviato il suo centro ottico oltre dieci anni fa Giuseppe Sardella ha deciso di puntare tutto sull’aspetto professionale. «Avevo già lavorato presso un altro punto vendita come dipendente per cinque anni e mezzo, poi ho deciso di avviare la mia attività e l’ho chiamata Professione Ottica, perché intendevo dare un'impostazione molto professionale al lavoro: infatti tratto anche contattologia specialistica e mi occupo di visual training», spiega a b2eyes TODAY il professionista lombardo, titolare del negozio (nella foto, l'interno), circa 60 metri quadrati e una vetrina, rinnovato con il supporto del nuovo network e inaugurato la seconda metà di maggio.
Già associato in precedenza a gruppi, poiché crede nella logica consortile, Sardella ha scelto il brand di Vision Group perché convinto della necessità, in un contesto di mercato come quello attuale, di una chiara identificazione, nonché con l’obiettivo di aumentare il passaggio nel centro ottico e l’acquisizione di nuovi clienti. «VisionOttica è fortemente riconoscibile, perché è una insegna nazionale, ma al tempo stesso lascia intatta la mia identità, mi supporta se ho problemi senza impormi linee guida nella gestione - prosegue l’ottico, la cui esigenza principale era poter contare su un sostegno per la parte marketing - Ho cercato chi potesse integrare tutte quelle competenze che non ho e che drenano tante risorse in termini di tempo ed energie». Tra i servizi che apprezza maggiormente ci sono la gestione del Crm, il supporto nella valutazione e pianificazione degli acquisti e la pubblicità nazionale, che non solo trasmette una immagine professionale ma «è costante e porta il consumatore a riconoscere il punto vendita – aggiunge Sardella - Questo è fondamentale: non avevo ancora effettuato il cambio dell’insegna che già le persone mi cercavano perché ero inserito nello store locator del network».
N.T.