Pettazzoni: l’innovazione a favore del dialogo? Un esempio dalle lenti per la miopia

Coinvolgere la filiera in un confronto costruttivo in cui trovare punti di raccordo tra classe medica, area tecnica e industria, con l’obiettivo di offrire al cliente finale una coerenza di consigli e di linguaggi lungo tutto quel percorso, che inizia con la visita medica e termina quando indossa il suo occhiale completo. È così che il presidente del Gruppo lenti oftalmiche di Anfao vede il convegno “Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie”, cui prenderà parte in occasione di Mido, sabato 4 febbraio alle 16.30 presso l’auditorium di Fieramilano Rho

«È un convegno che, come Anfao, abbiamo caldeggiato, perché riteniamo che creare tale coerenza di approccio sia fondamentale per arrivare alla soddisfazione del cliente finale», commenta a b2eyes TODAY Paolo Pettazzoni (nella foto).

L’appuntamento della prima giornata di Mido sarà un'occasione per riflettere su come le nuove tecnologie influenzeranno i diversi settori e livelli professionali che ruotano intorno alla vista e alla visione. Sul terreno della discussione, il presidente del Gruppo Lenti di Anfao porterà temi molto concreti, che riguardano appunto l’evoluzione tecnologica nell’oftalmica e i risvolti che ha avuto e può avere nella relazione tra industria e area medica: una serie di best practice che possano essere effettivamente messe in atto. «Penso alle soluzioni per il controllo della progressione miopica, che negli ultimi due o tre anni hanno aperto in maniera sostanziale la comunicazione tra i due mondi: è una dimostrazione interessante di come un prodotto innovativo, dotato di una tecnologia all’avanguardia e in evoluzione, che per essere valorizzata appieno ha bisogno di essere conosciuta anche dalla classe medica, abbia consentito di avviare quel dialogo rimasto molto spesso nelle buone intenzioni ma mai concretamente sviluppato. Oggi le aziende stanno investendo e mettendo in campo risorse importanti con staff dedicati che si relazionano con gli oculisti per informarli sulle caratteristiche di tali lenti: ritengo sia solo l'inizio, occasioni non mancheranno in futuro, anche per altre tipologie di prodotti oftalmici».

Quello che riguarda le lenti per la gestione della miopia è per Pettazzoni un esempio virtuoso anche perché «tale attività, svolta dall’industria, di informazione sulla classe medica è apprezzata dallo stesso retail ottico - conclude - Aperto questo canale di dialogo, ci saranno altre innovazioni di prodotto e potranno essere portate al medesimo livello».

N.T.

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