Ottica Perris, concordato preventivo dopo l’addio ai corner Coop

Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno si auspica una soluzione per Maxfin, la società che controlla anche la storica insegna romagnola (nella foto, tratta da Facebook, lo store di Ravenna) e che attraversa una profonda crisi finanziaria, economica e di esubero di personale

«A seguito del cambio di strategia commerciale operata da Coop Alleanza 3.0, che ha ritenuto di dare disdetta al contratto estimatorio, Maxfin è costretta a chiudere gli spazi alla vendita dei propri prodotti presso i punti vendita Coop Alleanza 3.0, trovandosi così in una situazione di esubero del personale - si legge nel verbale di consultazione sindacale, datato 23 febbraio - Rispetto alle chiusure dei corner ottici (24 in tutto, ndr), 25 dipendenti sono stati assunti da Coop Alleanza 3.0, 14 lavoratori sono stati licenziati in quanto profili non ritenuti idonei alla cooperativa, 10 hanno cessato il rapporto per dimissioni volontarie». A fine maggio tutti i corner ottici ancora aperti sono stati chiusi. Nel documento, inoltre, Maxfin dichiara di trovarsi nella necessità di attuare un processo di riorganizzazione finalizzato alla razionalizzazione delle risorse e alla riduzione di costi, tenuto conto dei ridotti volumi di lavoro. «L’intenzione di Maxfin, come viene detto anche nel verbale di febbraio, era quella di trasferire a un’altra società, Look srl, il personale dipendente addetto ai punti vendita Coop a seguito di un contratto di affitto d’azienda - spiega a b2eyes TODAY Silvia Foschini, funzionario sindacale di Fisascat Cisl Romagna - Il passaggio di ramo d’azienda non è però stato mai concluso, come precisato in un ulteriore incontro tra Maxfin e i sindacati, tenutosi a fine maggio: su questo punto è perciò decaduto il precedente verbale, perché non si sono verificate le condizioni previste. Di fatto il personale in esubero, 22 dipendenti, è rimasto e tuttora rimane sotto Maxfin, suddiviso negli 8 centri ottici di proprietà del gruppo rimasti attivi, quelli a insegna Ottica Perris».
Maxfin ha, quindi, depositato una richiesta di concordato preventivo, curata dall’avvocato Marco Greggio e da Davide Lombardi per la parte commercialistica. «Stiamo seguendo la ristrutturazione di Maxfin attraverso un concordato in continuità che prevede il salvataggio dei posti di lavoro afferenti ai rami d’azienda, cioè i negozi che proseguono con l’attività, che non hanno a che fare con gli ex corner di Coop, di cui stiamo valutando comunque la posizione - commenta a b2eyes TODAY Greggio - La finalità del concordato è raggiungere la migliore soddisfazione dei creditori sociali, il cui pagamento avverrà attraverso una continuità aziendale indiretta, per cui verrà realizzata un’asta, disposta dal Tribunale, per vendere i rami d’azienda, salvaguardando, quindi, il più possibile il valore aziendale e i posti di lavoro».
«Secondo i termini di legge vengono concessi 180 giorni, che in questo caso partono da metà febbraio, prorogabili di ulteriori 60 – aggiunge Foschini – Con il passaggio mancato a Look, siamo al momento in una situazione di stallo e per avere ulteriori aggiornamenti dovremo perciò attendere almeno la fine dell’estate, se non l’inizio del prossimo autunno, poiché i rappresentanti di Maxfin ci hanno informato che chiederanno la proroga per presentare un piano più dettagliato: a quel punto, il concordato potrebbe non passare e Maxfin potrebbe procedere a un’istanza di fallimento, ma io mi auguro che avvenga il passaggio a Look, soprattutto per tutelare le retribuzioni e i Tfr dei dipendenti che hanno un’anzianità aziendale significativa».
F.T.

 

 

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