Omisan farmaceutici è ancora tra i Campioni della crescita

L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ha selezionato 800 aziende italiane, definite motore della ripresa, in base al maggiore incremento medio del fatturato nel triennio 2018-2021: è la quinta edizione dell’indagine, promossa insieme ad Affari&Finanza de la Repubblica, che premia le eccellenze dell’economia del nostro paese, nella quale si riconferma la presenza del gruppo di contattologia, alla 404esima posizione della graduatoria

Per entrare nella classifica de “I campioni della crescita 2023” è necessario registrare un tasso di sviluppo medio annuo superiore all’11,3% nel periodo preso in considerazione. Come riportato da repubblica.it, fra le 800 aziende selezionate da Itqf dominano quelle di piccole e medie dimensioni, capaci di competere a livello internazionale. Il settore più rappresentato è quello industriale (13,5%), seguito da tecnologia (12,4%), servizi (10,8%) e vendita & marketing (8,8%). LombardiaLazio Veneto sono le regioni dove si è verificata la crescita maggiore. Fra le province MilanoRoma Napoli risultano quelle con più imprese segnalate. 

Come si legge sul sito del quotidiano, il fatturato complessivo degli 800 campioni ha raggiunto i 18,9 miliardi di euro nel 2021, con un aumento di circa il 111% rispetto al 2018, mentre il tasso di crescita media annua nel periodo 2018-2021 è stato del 38%. Il successo economico ha avuto anche ripercussioni importanti a livello occupazionale: le 800 società hanno creato nel triennio oltre 46 mila nuovi posti di lavoro, in media 58 nuovi occupati per azienda.

Nel ranking figura anche Omisan farmaceutici: l’azienda di Guidonia, in provincia di Roma, attiva da oltre vent’anni nella produzione e distribuzione di dispositivi medici per il benessere oculare, di lenti a contatto e di liquidi per la loro manutenzione, riceve così il riconoscimento per la seconda volta: nei tre esercizi considerati è passata da 6,2 milioni di euro a oltre 13 milioni di euro di ricavi, con un tasso di crescita media annua di quasi il 28%.
(red.)

 

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