Marcolin, per gli ottici uno showroom di servizio e digital

È stato svelato martedì scorso alla stampa, all’interno della nuova sede milanese del gruppo veneto di eyewear

Tutto bianco o nero, dalle poltrone ai tavoli bassi, al tavolo riunioni, dalle pareti agli espositori. Perfino i fiori nei vasi bianchi. Un’eleganza che si nota, ma non appariscente. In uno degli imponenti palazzi di corso Venezia, che fronteggiano i Giardini Pubblici e il Planetario in particolare. Con questa nuova sede a Milano Marcolin festeggia i suoi 60 anni. «Riflette il percorso che stiamo compiendo», ha spiegato Fabrizio Curci, ceo e general manager in carica da un anno, alla conferenza stampa del 6 luglio. Uno showroom (nella foto) più di servizio per i clienti, perché più rappresentativo, dati gli ampi spazi, di tutti i brand. Dotato di microfoni e telecamere per conferenze da remoto e per mostrare anche i dettagli più piccoli. È uno dei tanti miglioramenti a livello tecnologico che Marcolin ha saputo ricavare dall’esperienza del Covid.

Sempre per l’anniversario, con l’obiettivo di potenziare l’housebrand Web, sono stati creati due nuovi occhiali, uno per uomo e uno per donna, da luglio nei negozi. All’interno dell’asta entrambi hanno la scritta Exclusively for 60th Marcolin. Nell’astuccio già il nuovo logo. In cui scompare sotto a Marcolin la scritta Eyewear e appare un 60 rovesciato che richiama il simbolo dell’infinito ed è di augurio per altri sessant’anni. Nel progetto di lavorare, oltre che sui marchi in licenza sui propri, anche l’idea di collegarsi al territorio, cercando di valorizzare e utilizzare i materiali che “parlano” delle Dolomiti, come la pietra e il legno. Con linee sempre più pulite. Come vuole la tendenza, secondo quanto affermato da Alessandro Beccarini, style & product development director della società di Longarone.

Luisa Espanet

Fashion