Dopo il primo mese senza fatturato ieri è formalmente iniziata la fase due, quella della convivenza con il Covid-19. Ma da una grave crisi come questa possono nascere anche opportunità commerciali e professionali
Partiamo dai collaboratori del centro ottico. Dovranno essere informati e formati sulle nuove disposizioni igienico sanitarie da adottare e sulle nuove procedure di approccio con i clienti, che si riveleranno indispensabili per garantire la sicurezza di tutti. Non sarà facile tenere le mascherine per ore, continuando a parlare e, al tempo stesso, garantendo un approccio empatico e convincente con il consumatore finale. Bisognerà così rassicurarli, chiedendo la partecipazione di tutti con disponibilità e buon senso.
Per quanto riguarda, invece, specificatamente il rapporto con la clientela, è consigliabile concentrare l’accoglienza, la vendita e il congedo entro tempi stabiliti, affinché il cliente non sosti in negozio oltre il tempo necessario per l’acquisto. Sarà opportuno organizzare accessi scaglionati e regolamentati, ampliando gli orari di apertura per diluire la presenza delle persone nell’arco della giornata. L’utilizzo degli strumenti digitali e computerizzati, come i centratori, permetteranno di mantenere le distanze necessarie, trasmettendo all’utente un senso di sicurezza che sarà certamente molto apprezzato. La comunicazione della riapertura del negozio potrà avvenire attraverso l’invio di sms e l’utilizzo dei social e sarà anche importante far capire ai clienti che fissare un appuntamento garantirà, nel loro interesse, l’assenza di file e lunghe attese.
Credo che in questa fase due il negozio di ottica abbia alcune interessanti opportunità, che dovrà però giocarsi con attenzione e abilità. Il lockdown ha creato in molte persone il bisogno di proteggersi gli occhi a causa delle molteplici ore trascorse davanti a video, pc e device vari: le persone che hanno lavorato in smart working, gli studenti in e-learning e anche chi si è annoiato e ha passato tanto tempo davanti a uno schermo. Tutti siamo stati costretti in luoghi chiusi, illuminati solo artificialmente, per due lunghi mesi e oggi i nostri occhi sono molto stanchi e affaticati. L’ottico ha così la possibilità di offrire soluzioni concrete a queste esigenze. Senza dimenticare i medici, gli operatori sanitari e le persone dell’industria che hanno un difetto visivo e la necessità di soluzioni sicure, come occhiali protettivi graduati, tecnicamente avanzati e adatti alla loro nuova condizione professionale.
Le opportunità, dunque, ci sono e chi sarà più abile a capirlo, proponendo il prodotto migliore abbinato a un servizio di valore, se ne avvantaggerà. Le promozioni sono da preferire agli sconti. Proporre lenti oftalmiche con trattamenti creati per ridurre gli effetti della luce blu nociva sarà una vendita di valore adatta a bambini, adolescenti e adulti. L’occhiale da sole con lenti polarizzate sarà da offrire come un accessorio indispensabile per questa estate, perché permetterà una visione migliore e più protetta rispetto al semplice filtro colorato. Andrà anche ricordato a tutti i portatori di lenti a contatto che l’occhiale da vista, come alternativa oggi ancora più indispensabile, deve avere la giusta gradazione e calzare correttamente.
Proporre questi prodotti nel modo corretto, utilizzando la tecnologia, consentirà quindi di creare valore nella vendita e soddisfazione nel cliente. Al momento del pagamento è, inoltre, consigliabile regalare al cliente una confezione di lacrime artificiali: potrà conoscere una condizione di benessere visivo che non dimenticherà. Sarà opportuno, infine, curare la raccolta dei dati degli utenti finali per mandare un messaggio di ringraziamento dopo l’acquisto, ricordando i servizi dedicati a loro disposizione.