Luxottica si specchia nel prêt-à-porter

Funzionalità, comfort, leggerezza e sostenibilità: sono caratteristiche non solo delle griffe della moda, ma anche dei modelli, in licenza e di proprietà, del maggiore gruppo di eyewear, già presenti nei negozi di ottica o in arrivo per il prossimo autunno inverno, illustrati alla stampa nei giorni scorsi

L’eyewear segue gli ultimi trend del prêt-à-porter e non solo per la scelta dei colori. In molte collezioni di Luxottica si nota, oltre alla tendenza a puntare sull’elemento caratterizzante, la ricerca di funzionalità e comfort, come avviene per i capi d’abbigliamento. Come la leggerezza, per esempio. Così l’uso del titanio da Persol, o anche da Prada, che rafforza il proprio stile con la lavorazione tridimensionale delle aste e la loro forma a triangolo. In titanio anche gli Icon di Giorgio Armani, usati dallo stesso stilista. Con lenti blu o marrone per i sunglasses, in titanio oro o nero per quelli da vista, sono l’equivalente della sua giacca destrutturata. Pratici anche i nuovi modelli a mascherina, adatti non solo per chi fa sport, o quelli completamente pieghevoli. Tra i “folding” particolari, Gregory Peck 1962 di Oliver Peoples, in omaggio all’interpretazione dell’attore nel film Il buio oltre la siepe, uscito appunto in quell’anno. In acetato e vintage, sono stati realizzati in collaborazione con la famiglia Peck.

Nell’ambito della funzionalità ecco la catena rimovibile. La presenta Versace con il motivo della greca dorata coordinata all’asta. Per i modelli in acetato, invece, propone un cordoncino dello stesso colore della montatura. Anche Valentino adotta la catena gioiello da agganciare agli occhiali tondi metallici, ma anche a quelli in acetato con la V del logo sulle aste.

Non manca l'eyewear iperfemminile come quello di Miu Miu con i ciondoli intercambiabili, gatto, rondine e logo, appesi alle aste o con gli intarsi che richiamano le cattedrali gotiche. O le decorazioni con Swarovski di quello di Alain Mikli, dall’inconfondibile design, oppure le incisioni del logo sui modelli geometrici di Chanel o il motivo dei numeri romani per Tiffany. O, ancora, l’incisione “gros grain” che rifinisce il ponte e le aste degli occhiali in metallo giallo o rosa di Dolce & Gabbana.

Attenzione anche alla sostenibilità, sempre come nel prêt-à-porter, nell’eyewear Polo Ralph Lauren ed Emporio Armani (nella foto, dall’alto a sinistra, in senso orario: Prada, Versace, Dolce & Gabbana e Miu Miu).

Luisa Espanet

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