Fuorisalone: dagli occhiali un inno all’Europa

Oltre 1.100 eventi nella guida ufficiale, il 30% in più del 2023: l’edizione 2024 della manifestazione all’interno della Design Week milanese si è chiusa domenica 21 aprile con un 20% in più di indotto rispetto allo scorso anno. Anche i centri ottici del capoluogo lombardo hanno partecipato con allestimenti ad hoc per l’occasione, nei quali spiccava eyewear di ricerca italiano, tedesco e francese

Un Fuorisalone di successo, con numeri strabilianti quanto ad affluenza e presenza di stranieri, con coinvolgimenti in tutta la città. All’ordine del giorno code interminabili a ogni ora e non solo nei momenti clou delle inaugurazioni. Con una distribuzione in quasi tutti i quartieri di Milano. Significativi anche gli eventi nei negozi di ottica. Punto Ottica Humaneyes, nella centralissima piazza Meda, sempre presente nelle Fashion e Design Week, propone l’eyewear del designer Cleto Munari (nella foto principale) e un suo tappeto ispirato alle tele dell’artista Paolo Manazza. Nella collezione di occhiali, di cento pezzi, tredici i modelli, tutti in acetato e fatti a mano. Con la particolarità di sviluppare due tecniche di lavorazione per ottenere risultati cromatici diversi.

Da Bergomi di via Verdi flash puntati su Mykita, brand di Berlino distribuito da ottici e boutique di moda in 80 paesi. Nel 2023 vincitore del Silmo d’Oro come Impresa Responsabile. Vari i modelli, tutti dalle linee essenziali e genderless, in metallo e acetato riciclato e in materiale stampa 3D. Mykita è in vetrina anche da Barri Eyetech di via Meravigli, noto per l’eyewear sofisticato, così come Kuboraum, con occhiali ispirati alle maschere tribali “dreamed in Berlin” dai due designer italiani che l'hanno fondato: il marchio, con base a Berlino e handmade in Italy, è il protagonista di spicco anche nelle vetrine di Why not Ottica Saccani di corso Genova (nella foto sopra, a sinistra).

In quella posizione in via Festa del Perdono, proprio di fronte all’Università Statale con le sue straordinarie installazioni, la storica Ottica Aspesi non poteva non proporre qualcosa di particolare (nella foto sopra, a destra). Ed ecco i 4occhi di Giulio Iacchetti, grandi occhiali con lenti tagliate a metà e diverse in cui il sopra può diventare sotto e viceversa. Anche l’Ottica Marchesi in via Solferino, in mezzo a presentazioni a effetto e da sempre puntando sul design, non poteva restare indifferente. In vetrina, oltre a una biografia di Le Corbusier tra occhiali come quelli indossati dall’architetto, borse-pochette con ricami realizzate artigianalmente, a ribadire il fatto a mano dell’eyewear in vendita.

C’è chi tra gli ottici ha colto l’occasione per dare visibilità a designer e artisti. Così Ottica Grasso di via San Maurilio, oltre alle novità del brand francese Anne & Valentin, espone un avveniristico calcetto con gambe in plexiglas di Impatia. Mentre da G.Spectacles, in via Cesare Correnti, tra gli occhiali tutti disegnati da Gabriele Puglia, spiccano i coloratissimi e pop ex voto in ceramica di un’artista che si firma Heart_ista (nella foto sopra).

Luisa Espanet

Design