Federottica Bari-Bat: la prescrizione della lente positiva al centro del Congresso

Il tema, analizzato in tutte le fasi della vita del portatore, sarà il focus principale del tradizionale evento organizzato dalla territoriale, guidata da Michele Schirone, in programma il 26 marzo presso l’Hotel Parco dei Principi nel capoluogo pugliese

Per la dodicesima edizione del Congresso interdisciplinare, Federottica Bari-Bat consolida il rapporto con la classe medica locale, avviando una collaborazione con gli Ospedali Riuniti di Foggia, rappresentati da Cristina Iaculli, direttrice del reparto di Oftalmologia, che parteciperà all’evento, inaugurandolo. All’apertura dei lavori è atteso anche Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute, insieme al presidente di Federottica nazionale, Andrea Afragoli, al responsabile del corso di laurea in Ottica e Optometria presso l’Università di Lecce, Maurizio Martino, e al medico oculista Martino Tritto.

«Si entrerà poi nel vivo dell’argomento scelto per questa edizione, la prescrizione della lente positiva, che verrà analizzata in ogni fase della vita del portatore - spiega a b2eyes TODAY Michele Schirone (nella foto), da dodici anni alla guida della territoriale pugliese - Il positivo ha valenza diversa sia sulla base dell’ametropia visiva sia sulla base dell’età del soggetto: nei bambini la sua prescrizione potrebbe rappresentare una prevenzione alla miopia oppure, nei giovani, che utilizzano dispositivi digitali per molte ore al giorno, un supporto all’accomodazione o, ancora, una correzione nell’ipermetrope e nel presbite».

Il tema verrà inoltre ampliato, per quanto riguarda l’approfondimento sui soggetti più giovani, al controllo della progressione miopica, non solo con lenti oftalmiche ma anche con lenti a contatto. «Gli interventi dell’area medica risultano indispensabili in questo ambito - precisa Schirone - In molti trattamenti è prevista la somministrazione di atropina a bassa concentrazione e, anche quando si parla di lac o soluzioni oftalmiche, la collaborazione con l’oftalmologo è fondamentale: l’obiettivo è intervenire sui soggetti sin da piccoli, per fare in modo che da adulti non risultino gravemente miopi, aumentando così la probabilità di sviluppare patologie oculari».

F.T.

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