Fase due: la vendita inizierà da casa

Il cliente deve già arrivare preparato e trovare immediati segnali nel negozio di ottica che gli consentano di sentirsi non solo protetto e assistito nelle scelte, ma anche ispirato

Da oggi l’impegno dei centri ottici si sposta verso la gestione di un normale flusso di clientela, pur in una quotidianità che non sarà più la stessa. Dato per scontato che l’ottico abbia già messo in atto il proprio protocollo sanitario, il flusso di clientela normale in questa nuova fase si auspica possa essere quello creato dal centro ottico. Ne consegue che solo una puntuale organizzazione delle risorse da impiegare in remoto può orientare un’efficiente attività in store. Prima di rientrare nella nuova normalità, l’ottico dovrebbe avere chiara la situazione dei turni di lavoro del proprio team, anche alla luce della cassa integrazione attivata, e rivedere le mansioni delle risorse in una logica di riorganizzazione. Potrebbe essere molto sensato profilare i clienti da contattare attraverso invio sms o telefonata di cortesia, comunicare l’opportunità di fissare un appuntamento in caso di necessità e fare una pre-consulenza telefonica che preceda la visita in negozio.

Il primo vantaggio di tale strategia risiede nella raccolta di informazioni utili allo svolgimento dell’attività in sala di refrazione e da dedicare alla consulenza di vendita, consentendo così una significativa riduzione dei tempi, un’ottimale pianificazione in agenda e sincronizzazione refrazione-vendite, la possibilità di attivare precise turnazioni e un overview di fatturato. D'ora in poi, infatti, è auspicabile che l’ottico non contempli solo la parte amministrativa, i riordini e la gestione di magazzino come attività di back office, ma riveda la propria organizzazione in una logica di ridistribuzione dei compiti, alternando i venditori tra back sale e front sale. Questo risolve anche il problema di turnazioni, con eventuali estensioni dell’orario di lavoro del negozio, che risulterebbero troppo pesanti per i collaboratori, in quanto certamente non avranno la forza di essere alla vendita per molte ore consecutive con il disagio della mascherina, degli occhiali spesso appannati, dei guanti e di tutte le nuove limitazioni.

La vendita deve, dunque, iniziare da casa. Ecco perché sarà importante realizzare una bella vetrina, che possa appagare lo sguardo del cliente all’ingresso, esporre all’interno pochi modelli, ma ben identificabili, come sole, vista o protettivi, tenere in evidenza anche l’esposizione oftalmica con focus sul colore e proiettare video promo dei brand che portano agli occhi l’estate e la bellezza. Ampiamente suggerito, inoltre, di procedere solo con la consulenza al banco, che dovrà probabilmente essere più esteso per consentire la giusta distanza: diventerà letteralmente il banco di prova per il professionista, perché è lì che potrà da una parte testare la sua grande capacità di rimodularsi e dall’altra conquistare o riconquistare la grande fiducia del cliente.

L’ottica, in fondo, è la perfetta combinazione di due valori esclusivi: benessere e bellezza. E questo è il momento di dimostrarlo.

Angelica Pagnelli

Punto vendita