Fase 2, le indicazioni utili agli ottici da centri estetici e parrucchieri

Obbligo di prenotazione e registro delle presenze, strumenti di protezione per occhi, naso e bocca, gestione di alcune attività alle spalle del cliente, ampio spazio al digitale a scapito del materiale cartaceo: sono tra le linee guida imposte da Governo e Regioni che possono essere mutuate anche nei centri ottici per far tornare i clienti in sicurezza

Questa nuova fase segna, tra le altre, il ritorno delle attività dedite alla cura della persona, quelle identificate cioè con i servizi estetici e di bellezza e dai saloni di acconciatura, note per gli effetti benefici sulla salute fisica e psichica delle persone che usufruiscono delle prestazioni da essi erogate. Anche in ottica viene costantemente svolto un servizio di cura per la persona, orientato verso il miglioramento delle prestazioni visive del cliente e della sua immagine, con modalità di interazione simili a quelle di parrucchieri ed estetiste. Ne consegue che in questa fase i professionisti dell’ottica potrebbero adottare alcuni dei suggerimenti indicati per le suddette attività.

Uno dei punti più importanti è rappresentato dal fatto di consentire nei saloni di acconciatura e nei centri estetici l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione e di mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Suggerimento da adottare anche in ottica come unica modalità per riservare una consulenza assistita, lasciando invariata la sola vendita di lenti a contatto e liquidi, con spedizioni a domicilio previa ordinazione telefonica oppure online e con apposito servizio di fast track in negozio, da organizzare in reception. Un banco “welcome”, da utilizzare come filtro, potrebbe mettere in raccordo l’interno e l’esterno del negozio per tutti quei clienti che hanno necessità di procedere ad acquisti e ritiri veloci, prenotare un appuntamento o restare in attesa a distanza di sicurezza, per essere inseriti qualora vi fosse possibilità. Come per i saloni di bellezza il counter tracing dovrebbe essere adottato anche nel centro ottico per risalire, qualora fosse necessario, alle “origini” del contagio attraverso la veloce identificazione dei clienti che hanno fatto ingresso in negozio.

Inoltre, in merito all’utilizzo di barriere fisiche adeguate a prevenire la trasmissione del virus tramite droplet, l’Inail ha indicato che per le attività di cura del viso e della barba dovranno essere usati anche schermi o visiere facciali. Un altro spunto interessante per l’attività professionale in ottica, che, oltre all’utilizzo di barriere in cassa o in refrazione, riceve conferma dell’opportunità di adottare parafiati e visiere nella fase di “avvicinamento” al cliente (ad esempio, centratura, distanza interpupillare, supervisione del fitting e misura della lunghezza dell’asta). L’Inail stabilisce, inoltre, che molti trattamenti dovranno essere forniti mantenendosi il più possibile alle spalle del cliente. Anche questa può diventare in ottica una modalità consulenziale, con cui osservare l’immagine del cliente posizionandosi alle spalle mentre prova gli occhiali, per evitare i droplet e lasciarlo specchiare in intimità. Analoga è la consulenza di armocromia di solito effettuata in ottica nella fase di analisi e individuazione dei colori della persona, attraverso l’accostamento di teli colorati che decretano la tipologia d‘incarnato in base alle tecniche di consulenza d’immagine.

È emersa inoltre, l’esigenza di eliminare in salone e all’interno del centro estetico la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo. Di conseguenza, le testate cartacee dovranno essere gestite dal titolare e dai collaboratori del centro ottico esclusivamente a uso personale e non per metterle a disposizione della clientela. Inoltre, via materiali promo e coupon o voucher per attivare sconti in ottica e largo spazio al digitale anche per la divulgazione di informazione e l’accensione di ispirazione.

Infine, analogamente a quanto previsto per i professionisti dell’immagine, per riservare ai clienti maggiori possibilità di essere serviti in tempi brevi, i negozi di ottica potrebbero adottare una regolare estensione degli orari di lavoro e rinunciare ai turni di riposo.

Angelica Pagnelli

Punto vendita