La data scelta, quella del 22 febbraio, era significativa per un evento che si proponeva di celebrare la fashion week milanese e Mido, la cui cinquantesima edizione si sarebbe dovuta svolgere la settimana successiva, ma poi, com’è noto ormai a tutti, è stata rimandata a causa dell’emergenza coronavirus. Nonostante tutto l’appuntamento e il suo obiettivo si sono concretizzati
«Anche l’anno scorso avevo creato un evento con questo spirito, il giorno prima di Mido, che era piaciuto molto nella sua idea di “sposare” in negozio gli occhiali che tratto, tutti marchi indipendenti, lontani dal mainstream, e alcuni stilisti fashion emergenti, per cui l’ho riproposto», racconta a b2eyes TODAY Franca Bochicchio, titolare del punto vendita di piazzale Baracca, adiacente a un’arteria vitale come corso Vercelli, in cui l’iniziativa si è svolta proprio nel giorno in cui è stato comunicato lo spostamento della fiera rispetto alle date previste.
L’organizzazione è stata molto accurata. L’attività online per coinvolgere il pubblico e comunicare il conto alla rovescia dell’evento ha utilizzato gli scatti di una fotografa russa specializzata in street style, con modelle ritratte sullo sfondo di location suggestive della città, in cui agli outfit erano abbinati modelli scelti tra quelli che la professionista propone nel suo centro ottico. E anche l’allestimento del negozio è stato curato con attenzione: le vetrine interne sono state tutte declinate a tema, in modo da esplodere l’essenza e l’idea che stanno dietro ogni brand attraverso oggetti, materiali e composizioni che ne esprimono il mondo. La bussola interna da cui si accede al punto vendita, invece, ha proposto una reinterpretazione della Notte stellata di Van Gogh e undici modelli dei marchi selezionati per l’evento. «L’allestimento è stato mantenuto, l’idea era crearlo per l’appuntamento ma anche per la tutta settimana successiva, perché quando c’è Mido gli ottici stranieri vengono a curiosare nei negozi milanesi e per me era importante, anche a livello di filiera e di orgoglio, mostrare cosa facciamo», commenta Bochicchio.
La giornata ha visto svolgersi nel pomeriggio le consulenze personalizzate di Angelica Pagnelli (nella foto, a sinistra, insieme a Bochicchio) che ha avuto a disposizione le Fashion Tints di Hoya da lei create per la personalizzazione degli occhiali proposti dall’ottica meneghina. In seguito è iniziato l’intrattenimento vero e proprio e si è svolta una sfilata di abiti di Marina Budnick e di Simon Cracker, nonché dei kimono di Haori Harmat, abbinati agli occhiali selezionati per l’evento. Durante la serata i presenti hanno potuto scattarsi dei selfie con indosso i modelli preferiti, poi condivisi sui social con l’hashtag “fashionami”: quello che riceverà più like, avrà in omaggio la montatura scelta per la foto. «Sono intervenuti rappresentanti di aziende, giornalisti e anche colleghi milanesi - sottolinea Bochicchio - Questo mi ha fatto molto piacere, come sostegno e come forma di solidarietà: siamo concorrenti, facciamo lo stesso lavoro ma in modo diverso, l’idea di poter collaborare in un ambito di differenziazione è bello». Certo il post evento la professionista se lo sarebbe figurato diverso. «La sera prima ho terminato le vetrine intorno alle undici di sera, avevo la percezione di una situazione che stava cambiando in fretta, ma in quel momento non mi sarei immaginata la notizia del giorno dopo - conclude Bochicchio - Mi aspettavo una settimana di relax a godermi gli eventi del Mido e anche l’onda lunga dei frutti della serata: spero che tutto sia solo in stand by».
N.T.