Dettoni: la passione fa 90

Per ricordare l’importante anniversario, il centro ottico scaligero ha rievocato la propria storia e l’amore per la professione che si è tramandato di generazione in generazione in un libro e in un video, realizzati per la celebrazione ufficiale svoltasi a fine settembre al Teatro Nuovo di Verona, alla presenza di circa 400 invitati

Era il settembre del 1927 quando Angelo Dettoni, veronese di nascita, aprì il suo negozio di occhiali (nella foto, il laboratorio negli anni 50) in via Cappello 10, nel cuore del centro storico, di fronte al celebre balcone di Giulietta, una volta tornato nella sua città dopo varie esperienze. Agli studi di ottica era arrivato dopo essersi trasferito a Parma, racconta nel video la figlia Carla Dettoni Fasan: in principio infatti aveva iniziato a studiare architettura a Bologna, per due anni, ma in seguito aveva dovuto smettere e si era trasferito nella città ducale. Qui si era avvicinato alla professione e aveva intrapreso gli studi di ottica. «Mio papà era un artista, anche nell’anima, una qualità che riportò nel suo lavoro», ricorda nel filmato la signora Carla, che nel 1963, dopo la morte del padre, dovette decidere se proseguire o meno l’attività. Una scelta difficile, per lei che non aveva esperienza. Ma si sentì in dovere di farlo, per quel padre che ha voluto emulare e che le aveva dato tanto, lasciandole un mondo di insegnamenti che lei a sua volta ha trasmesso ai propri figli.
E alla guida del centro ottico c’è ora, accanto alla signora Carla che ancora si reca in negozio, proprio il figlio Paolo Fasan, il quale chiama la madre «signora Dettoni, per una forma di grande rispetto nei suoi confronti, perché è riuscita ad affiancarmi in tutti questi anni lavorando e facendo sì che io capissi quale era la mia strada vedendo lei lavorare», afferma nel video l’imprenditore veneto, che ha deciso di puntare molto sull’aggiornamento e sulla tecnologia: secondo lui, infatti, la professione ha un connotato artigianale, che gli piace mantenere nel tempo e che è un’eredità lasciatagli dal nonno e dalla sua vena artistica, ma trova anche naturale aver proseguito il lavoro cercando di innovare, attraverso un percorso di studio, di approfondimento e di specializzazione. Come il suo predecessore infatti non vive la sua attività solo come un negozio, «ma come una “istituzione” che va nella direzione di migliorare la qualità visiva delle persone», aggiunge Fasan. 
Oggi questa storia di passione e di dedizione, condivisa e trasmessa, è lontana dall’esaurirsi, perché uno dei figli di Paolo, Pietro, sta seguendo le orme paterne e presto completerà gli studi, aprendo la porta alla quarta generazione. «L’Istituto Ottico Dettoni nel 1927 è nata qua e deve restare qua il più possibile – conclude la signora Dettoni con commozione e orgoglio nel filmato - Penso che mio papà da lassù sia felice, perché abbiamo realizzato, anche per lui, tante cose belle».
N.T.

 

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