Coronavirus: così i gruppi sostengono gli affiliati

Alcune delle maggiori realtà della distribuzione associata in Italia offrono ai centri ottici aderenti informazioni, servizi e progetti per superare l’attuale emergenza e in vista della prossima ripresa

«Abbiamo informato i circa 900 punti vendita nostri affiliati su tutte le indicazioni igienico-sanitarie da adottare verso il pubblico e su tutte le disposizioni governative che interessano la loro attività, insieme a dei prestampati con queste norme da mostrare in negozio. Inoltre abbiamo consigliato, laddove il centro ottico sia strutturato, la consegna a domicilio per le lenti a contatto». Così Paolo Fonelli, responsabile sviluppo di Netcity, sintetizza a b2eyes TODAY le iniziative avviate in questa delicata fase dal gruppo, che per gli uffici di Milano, dedicati al customer service per il consumatore finale e per gli affiliati aderenti a ottiqo.com, ha attivato lo smart working, mentre quelli di Prato, amministrativi e con la restante parte del customer service, sono aperti, rispettando le distanze interpersonali e le precauzioni necessarie. Smart working anche per la direzione commerciale e la rete di consulenti sul territorio, che operano solo attraverso contatti telefonici o visite espressamente su richiesta. «In questo momento stiamo puntando sulle opportunità che può offrire una piattaforma come ottiqo.com, soprattutto sul medio termine: si può, ad esempio, fissare già un esame della vista per i prossimi mesi e prenotare un occhiale progressivo a prezzi molto appetibili - aggiunge Fonelli - Inoltre attraverso lo stesso portale forniamo raccomandazioni agli ottici sulla pulizia degli ambienti, degli strumenti e dei prodotti, così da rassicurare il cliente finale. Ogni centro ottico è chiaramente libero di scegliere se chiudere o meno, ma personalmente sono convinto che sarebbe opportuno restare aperti, magari con orari ridotti oppure offrendo almeno un contatto telefonico, per garantire un servizio ai cittadini, dal momento che si tratta di un’attività che ha in sé anche una funzione sociale».

Sulla stessa scia di informazioni e servizi si colloca pure Cert.O, il progetto di certificazione dei punti vendita indipendenti, promosso da Assogruppi, che oltre a Netcity rappresenta anche Vision Group e Optocoop Italia. Quest’ultimo mantiene la propria sede centrale aperta, alternando presenze fisiche a smart working, sistema adottato anche dalle singole cooperative dove possibile. Per la rete vendita la maggior parte del lavoro si svolge telefonicamente, soprattutto al nord, mentre chi si muove lo fa su appuntamento, che inevitabilmente negli ultimi giorni si sono ridotti. «Abbiamo deciso di spingere sulla comunicazione ai soci soprattutto attraverso il telefono, le e-mail e i social, fornendo materiali utili a garantire ai clienti le rassicurazioni necessarie sulle procedure igienico-sanitarie, sui comportamenti da tenere e così via per dimostrare anche in questo particolare frangente la professionalità del centro ottico Oxo - spiega al nostro quotidiano Daniela Poletti, responsabile marketing e comunicazione di Optocoop Italia, circa 450 negozi in Italia - Teniamo soprattutto a sottolineare l’importanza del servizio, tra cui la consegna a domicilio, ma anche la prenotazione o la riprogrammazione dei controlli visivi su appuntamento o l’igienizzazione del proprio occhiale presso il centro ottico. Invitiamo, infine, i nostri soci a fare quelle attività, come l’analisi dei data base o l’implementazione dei mezzi informatici, che saranno preziosi quando si ripartirà e stiamo accelerando la formazione attraverso i webinar».

Anche Vision Group, circa 2.000 centri ottici affiliati, tra cui oltre 300 a insegna VisionOttica, ha predisposto lo smart working per la sede di Milano. «Siamo inoltre costantemente in contatto con i nostri punti vendita per fornire tutte le informazioni necessarie all’attività in questo delicato momento, soprattutto con un puntuale aggiornamento relativamente alle precauzioni igienico-sanitarie da adottare per loro stessi, i loro collaboratori e la clientela», dice a b2eyes TODAY Sergio Perris, direttore vendite e franchising di Vision Group.

«Fai sapere ai tuoi clienti che da sempre rispetti le norme igieniche e che il tuo punto vendita è stato sanificato. Lavora su appuntamento: se non lo facevi, inizia a sfruttare questa modalità per rassicurare chi vuole venire a trovarti e comunica questa novità che eviterà assembramenti». Sono alcuni dei consigli (nella foto) su come agire in piena emergenza da coronavirus proposti ai propri associati da Cecop, circa 900 negozi di ottica in Italia. «Abbiamo inoltre dato alcuni suggerimenti per ottimizzare il maggiore tempo inevitabilmente ora a disposizione degli imprenditori ottici, che vanno dal contattare subito i fornitori per avere la certezza di ricevere i modelli di maggior successo quando la domanda ripartirà al verificare lo stock, ad esempio, dall’organizzare iniziative di formazione per i collaboratori fino alla valutazione di nuovi partner per capire quali prodotti e servizi introdurre in modo da soddisfare i consumatori e fidelizzarli in vista della primavera estate - afferma al nostro quotidiano Elisabetta Ricciotti, responsabile marketing di Cecop Italia - Non abbiamo, invece, dato indicazioni sulla consegna a domicilio, puntando se possibile sull’appuntamento in store, compatibilmente con le disposizioni e le misure imposte dalle autorità». Il gruppo ha attivato lo smart working per la sede milanese, mentre ha lasciato libera scelta ai propri commerciali sull’opportunità o meno di muoversi sul territorio. Inoltre ha posticipato la sua tradizionale convention, ExpoCecop, da maggio alla seconda metà del 2020, confermando che si terrà a Milano.

A.M.

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