L’appuntamento che si terrà lunedì prossimo a CastelBrando, suggestiva location a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso, è «unico nel suo genere, punto di incontro tra filiera produttiva, distributiva e retail, giornata di confronto sui temi più d’attualità alla presenza di tutti i player: ottici, agenti, produttori di lenti e di montature, fornitori, professionisti, consulenti, esperti di comunicazione e marketing», spiegano gli organizzatori a b2eyes TODAY.
Sono quattro le tavole rotonde in programma: la seconda, moderata da Roberto Pregliasco (nella foto principale, al centro, durante l'edizione 2022 dell'evento), in qualità di esperto delle dinamiche di mercato, affronterà la sostenibilità per il settore, con particolare riferimento al futuro ruolo dell’ottico e dell’optometrista, al passaggio generazionale e al mantenimento delle competenze nell'intera filiera. «In Italia la professione dell’optometrista, sebbene sia inserita a pieno titolo nel nostro sistema universitario, non è ancora stata “ordinata” ai sensi della legge Lorenzin 3/2018 e per questo resta la “figlia di un dio minore” del sistema sanitario: una situazione paradossale che lascia nell’incertezza e nel limbo centinaia di professionisti ogni anno regolarmente formati ai sensi della nostra normativa», ricordano i promotori dell’evento in merito a uno degli argomenti che verranno trattati nella tavola rotonda.
Per quanto riguarda invece il passaggio generazionale in azienda, «circa l’85% delle imprese sono di tipo familiare e solo il 30% di esse sopravvive con la seconda generazione: ciò è dovuto in primo luogo all’assenza di un’adeguata pianificazione di questo processo articolato e complesso, che dovrebbe interessare tutta la struttura aziendale e prevedere un opportuno affiancamento - aggiungono gli organizzatori del convegno di CastelBrando - La filiera sostenibile, infine, deve essere vista come un organismo vivente, in costante cambiamento, con imprese che nascono e si evolvono in continuazione: la sostenibilità non è un concetto statico ma dinamico, che deve radicarsi nella cultura aziendale e permearne tutte le scelte. In una proiezione di 5-10 anni è facile prevedere una perdita di professionalità soprattutto nel settore produttivo dell’occhiale, situazione foriera di un calo di competitività del distretto italiano».
Lunedì prossimo interverranno a questa tavola rotonda Alessandro Fossetti, ex direttore di Irsoo, Michele Schirone, imprenditore ottico e nel settore produttivo, Roberto Clamar, antropologo e presidente di Lovo, società di partecipazioni in Pmi, Paolo Castiglioni, presidente di Space Experience, associazione di ricerca e sperimentazione scientifica e tecnologica, Giuseppe La Boria, titolare dell’azienda di eyewear Danshari, e Omar Cappelletti, amministratore di Ottica Lariana (nella foto sopra, una fase dei lavori all'ultimo appuntamento di Filiera Produzione Occhiali).
(red.)