Mercoledì sera a Milano, nella open discussion prevista dal nuovo format del roadshow di Essilor Italia, il country vice president del gruppo oftalmico per l’Italia ha risposto a una serie di domande su uno dei temi più delicati in questo momento per gli ottici del nostro paese
Davanti a un folto numero di imprenditori di Milano e altre località della Lombardia e di esponenti di alcune delle maggiori realtà della distribuzione associata, circa 150 persone, nonostante il giorno infrasettimanale e l’ora tarda in cui si è chiuso l’evento “La trasparenza 2018” (nota dolente, l’assenza della stampa trade ottica, a eccezione di Optical e di questa testata), il management di Essilor Italia ha illustrato le principali novità della stagione, dall’innovativo trattamento antiriflesso Crizal Sapphire+ al nuovo corso di Transitions in fatto di logo, campagna e obiettivi di target. Al termine della presentazione e della cena, presso il Magna Pars di via Tortona, Luca Strigiotti, direttore generale dell’azienda, ha letto e commentato insieme a Marco Caccini le domande, in forma anonima, sull’operazione tra Essilor e Luxottica, «che intanto non va chiamata fusione, ma combinazione, perché in realtà non ci fondiamo – ha sottolineato il country vice president del Gruppo Essilor per l’Italia – Nell’immediato non si vedranno grandi cambiamenti, siamo due aziende floride e ci siamo presi il tempo necessario, quasi due anni». Una volta definita la nuova realtà, verosimilmente entro la prima parte di ottobre, «verranno messe in pista quattro o cinque iniziative a livello mondiale per accelerare la crescita del mercato», ha anticipato Caccini, tranquillizzando comunque gli imprenditori presenti in sala sulla mission dell’azienda. «Il valore di Essilor risiede nel canale ottico: come evitare la banalizzazione della lente da vista, come creare più traffico nel centro ottico e altri obiettivi simili guideranno sempre la nostra attività – ha affermato il manager – La combinazione EssilorLuxottica potrà darci nuovi mezzi per ingaggiare i consumatori intorno ai prodotti chiave del nostro settore».
Caccini ha anche ridimensionato numeri e propositi delle due realtà per quanto concerne il controllo diretto di punti vendita e del business online. E anche per ciò che riguarda Salmoiraghi & Viganò, sempre secondo il manager, è presto per trarre delle conclusioni. «Spero comunque che le prossime campagne pubblicitarie di Luxottica e Salmoiraghi & Viganò siano abbinate a Transitions, ad esempio, per svilupparne ulteriormente la penetrazione sul mercato interno», ha dichiarato Caccini (nella foto, a destra, insieme a Strigiotti).
A.M.