L’imprenditore piemontese (nella foto) è scomparso il 26 giugno: insieme al fratello Paolo ha dato vita all’omonima insegna che oggi conta 23 centri ottici tra Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta e che nel 2018 aveva festeggiato il quarantesimo anniversario. Fra i clienti, lo storico conduttore con il quale il professionista aveva stretto un’importante amicizia, condividendo la passione per la montagna
La voglia di rinnovarsi, sempre. Così il fratello Paolo Reverchon ricorda Enrico. Un duo inseparabile, nel lavoro e nella vita. «Era il nostro faro, la nostra luce, cercava sempre il modo di risolvere i problemi, di innovarsi, di non trovarsi mai indietro a nessuno - racconta Paolo a b2eyes TODAY - Enrico era un grande professionista che mi ha insegnato ad amare il negozio: un uomo inflessibile, ma allo stesso tempo generoso. Mi mancherà tantissimo: ringrazio tutti i nostri fornitori e collaboratori che hanno dimostrato una grande vicinanza in questo difficile momento».
Il desiderio di guardare oltre Enrico Reverchon lo mostrava quando presentava i suoi progetti, focalizzati sul portare avanti la tradizione dell’insegna, fondata insieme al fratello Paolo e al cugino Luca. I suoi racconti sui piani futuri sono avvenuti anche nel corso di un’intervista nella redazione di b2eyes, in occasione dei quarant’anni del gruppo, nel 2018: un piacevole incontro con una delle figure di spicco del settore. Da poco era stato avviato un importante progetto di rinnovamento dell'insegna, partito lo scorso anno dal restyling dello storico negozio nel cuore di Novara.
Originario di Casale Monferrato, dove era nato nel 1955, si sentiva ormai vercellese: figlio di Vincenzo, portiere di Sampdoria e Cagliari, che ha militato anche in serie A, era particolarmente legato alla montagna. Amore che gli aveva permesso di conoscere Mike Bongiorno, con il quale condivideva la passione per gli sci: in diverse occasioni il presentatore era stato testimonial dei centri ottici Reverchon, presenziando alle inaugurazioni dei nuovi punti vendita.
Non solo. Enrico aveva partecipato, negli anni 80, a due quiz televisivi del noto conduttore, l’amicizia tra loro era diventata più stretta. Coltivavano la passione per la montagna e insieme andavano anche a sciare. «Per noi Mike era un amico di famiglia, quasi un secondo papà - ha raccontato a b2eyes TODAY lo stesso Enrico - La conoscenza risale addirittura agli anni 60, quando frequentava le piste da sci di Cervinia dove nostro padre Vincenzo aveva delle attività imprenditoriali». I funerali si sono tenuti ieri presso il Duomo di Vercelli. Ora le porte di Reverchon si aprono per il figlio Vincenzo, giungendo così alla terza generazione.
(red.)