Le licenze in questione sono Saint Laurent, Bottega Veneta, Alexander McQueen, McQ (tutte attualmente in licenza a Safilo), che insieme a quelle già scadute di Stella McCartney (a Luxottica) e Boucheron (a Gold&Wood) e a quella ormai in scadenza di Puma (a Charmant) formeranno il portafoglio iniziale che andrà a comporre un’offerta commerciale per la prima volta gestita esclusivamente con marchi di proprietà nel mondo dell’occhialeria.
Roberto Vedovotto (nella foto), operativo in questi giorni a Milano negli uffici di Gucci, ricorda inoltre che da gennaio 2016 altri marchi importanti del gruppo Kering entreranno per la prima volta nel mercato dell’ottica. Diverso il caso di Gucci che, come annunciato nel settembre scorso, rimarrà in licenza a Safilo sino al 31 dicembre 2016: poi, per quattro anni, l’azienda controllata da Hal ne manterrà la produzione, mentre la creatività e la distribuzione passeranno a Kering Eyewear.
«Con questa rivoluzione l’ottico deve aspettarsi un prodotto maggiormente in linea con il valore e l’identità dei marchi: il fatto di internalizzare la creatività, dall’inizio alla fine, è una garanzia in tal senso – dice al nostro portale l’ad di Kering Eyewear – La qualità del prodotto sarà superiore a fronte di prezzi in linea con quelli attualmente sul mercato, grazie alla flessibilità delle produzioni implementate attraverso un network selezionato di produttori made in Italy e made in Japan. Inoltre, i singoli brand, essendo tutti di proprietà, non saranno più sottoposti al turnover dei licenziatari con il rischio per l’ottico di vedersi costantemente cambiare i propri punti di riferimento. Lavoreremo esclusivamente come wholesaler e con una forza vendita dipendente dall’azienda».
A.M.
Roberto Vedovotto (nella foto), operativo in questi giorni a Milano negli uffici di Gucci, ricorda inoltre che da gennaio 2016 altri marchi importanti del gruppo Kering entreranno per la prima volta nel mercato dell’ottica. Diverso il caso di Gucci che, come annunciato nel settembre scorso, rimarrà in licenza a Safilo sino al 31 dicembre 2016: poi, per quattro anni, l’azienda controllata da Hal ne manterrà la produzione, mentre la creatività e la distribuzione passeranno a Kering Eyewear.
«Con questa rivoluzione l’ottico deve aspettarsi un prodotto maggiormente in linea con il valore e l’identità dei marchi: il fatto di internalizzare la creatività, dall’inizio alla fine, è una garanzia in tal senso – dice al nostro portale l’ad di Kering Eyewear – La qualità del prodotto sarà superiore a fronte di prezzi in linea con quelli attualmente sul mercato, grazie alla flessibilità delle produzioni implementate attraverso un network selezionato di produttori made in Italy e made in Japan. Inoltre, i singoli brand, essendo tutti di proprietà, non saranno più sottoposti al turnover dei licenziatari con il rischio per l’ottico di vedersi costantemente cambiare i propri punti di riferimento. Lavoreremo esclusivamente come wholesaler e con una forza vendita dipendente dall’azienda».
A.M.