Swap party: contro la crisi spunta il baratto di occhiali

Il primo appuntamento del 2015 con lo swap party di occhiali sarebbe dovuto essere il 4 gennaio in Puglia, ma un imprevisto fenomeno meteorologico l’ha fatto saltare, nonostante fosse tutto pronto, volantini e manifesti compresi. L’evento, in programma presso Ottica Gramegna di Conversano, in provincia di Bari, organizzato in collaborazione con la personal image consultant Angelica Pagnelli (nella foto), è stato infatti rimandato a causa della neve che a sorpresa ha imbiancato la regione. «Non abbiamo ancora definito la nuova data, ma verosimilmente sarà in primavera – afferma a b2eyes.com Alessandra Gramegna, che insieme al padre gestisce il punto vendita pugliese – Il baratto di occhiali è un fenomeno nuovissimo, che abbiamo deciso di proporre perché dopo aver ristrutturato il centro ottico tre anni fa ci siamo spinti con decisione, e con gran successo, sul terreno degli eventi. Abbiamo alle spalle 42 anni di attività e il negozio per noi è un po’ come una casa, l’abbiamo allestito in maniera ottimale e per come è disposto si presta benissimo a ospitare questo tipo di iniziative».
Obiettivo di questo tipo di evento, che Angelica Pagnelli organizza sul territorio nazionale in collaborazione con gli ottici, è motivare il mercato, dove tutti lamentano la difficoltà di attrarre nuovi clienti in un momento di grande incertezza economica, dando la possibilità alle persone di uscire dal negozio con un occhiale diverso senza dover spendere per la montatura, e guadagnando al contempo sulle lenti. «In occasione di questi appuntamenti - spiega la professionista, che da diversi anni collabora anche con Silhouette - si possono portare per lo scambio da una a tre montature, che devono essere in ottime condizioni, altrimenti possono essere cedute per l’invio nel terzo mondo. Queste vengono registrate, revisionate accuratamente e disinfettate dall’ottico. Nel giorno dello swap party, ogni persona esce dal negozio con lo stesso numero di montature che ha messo a disposizione, scelte con la mia consulenza. Io eseguo un’analisi approfondita del viso, delle caratteristiche morfologiche, dei colori del volto, delle esigenze di vita e individuo la montatura più appropriata, consigliando anche il tipo di lente più adatto, ad esempio per quel che riguarda la tonalità cromatica». Il valore economico della montatura non è una discriminante. «La regola numero uno è divertirsi, la numero due è non prestare attenzione al brand – sottolinea Pagnelli - Anche se un cliente ha ceduto per lo scambio un marchio più costoso rispetto a quello che poi porta a casa, l’importante è che la consulente gli abbia argomentato perché il secondo è più adatto a lui e lo valorizza al meglio».
N.T.
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