«Per correttezza di informazione e rispetto dei ruoli sarebbe stato quantomeno utile e chiaro riferirsi alla normativa vigente e cioè al Decreto Ministeriale del 3 febbraio 2003 ""Guida al corretto utilizzo delle lenti a contatto, avvertenze, precauzioni e rischi collegati all’uso"", in cui è specificato che: “Il medico specialista e l’ottico applicatore della lente sono consapevoli di tali problematiche e solo dopo un accurato esame del soggetto possono consigliare o meno l’uso delle lenti a contatto”», prosegue la missiva della Società Optometrica Italiana.
Quindi l’applicazione delle lenti a contatto «non è un’esclusiva competenza del medico oftalmologo, come sembrerebbe dal servizio, ma è anche competenza dell’ottico applicatore – si legge ancora nella lettera della SOptI - Come avviene, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, grazie alla preparazione, alla competenza e all'esperienza maturata dai tanti optometristi e ottici contattologi che sono presenti nel nostro paese e da sempre hanno assolto a questo compito, rapportandosi, tra l'altro, proprio con gli oftalmologi. Ed è presso i negozi di ottica che i portatori di lenti a contatto non solo trovano tutti i prodotti per la loro manutenzione ma anche tutte le indicazioni per un corretto uso. Infatti la normativa afferma che ""La vendita diretta al pubblico di occhiali e lenti su misura, protettive e correttive dei difetti visivi, è, per motivi di interesse sanitario e di tutela della salute, riservata agli esercenti l'arte sanitaria ausiliaria di ottico"" (D.M. 23 luglio 1998 e succ. modif.)».
«Senza entrare troppo nel merito tecnico, infine, il professor Cerulli fornisce al pubblico delle informazioni non più condivise in ambito scientifico riguardo alla barriera per l’ossigenazione della cornea costituita dalle lenti a contatto e anche riguardo al fatto che queste non possano essere usate per più di sei ore consecutive. Quando sono in comune distribuzione lenti approvate (anche dall'FDA statunitense) per l'uso continuo, anche notturno, fino a 30 giorni – conclude la lettera - Queste affermazioni sono in contrasto con la pratica quotidiana e con un numero elevatissimo di studi scientifici sull'argomento in seguito all'utilizzo dei nuovi materiali silicone-idrogel che garantiscono il massimo apporto di ossigeno all’occhio. Nondimeno raccomandiamo il controllo durante l'uso da parte dell'ottico e dell'oftalmologo. Apprezziamo molto, invece, l’impegno del professor Cerulli nel sollecitare i portatori di lenti a contatto alla massima igiene, per garantire un utilizzo sicuro delle loro lenti. Con la ferma consapevolezza di chi si adopera per il miglioramento della cultura ottica e optometrica rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento».
(red.)