Safilo: 63 milioni di euro per il made in Italy

«L’accordo rappresenta un ulteriore fattore chiave per Safilo per raggiungere gli obiettivi del piano strategico al 2020 - commenta in una nota Luisa Delgado, amministratore delegato del gruppo, in merito al raggiungimento dell’accordo per il rinnovo del contratto integrativo con i sindacati - Riflette la nostra convinzione che gli interessi dell’azienda e dei suoi lavoratori sono inseparabili». Al centro della trasformazione di Safilo si trova la reinvenzione del sistema di produzione, l’ammodernamento degli stabilimenti e, in particolare, l’interesse verso una produzione italiana, come previsto dal piano industriale 2020, che ha come obiettivo internalizzare e rinforzare il made In.
«Nel piano 2020 è, infatti, definito un programma di investimento tra i 260 e i 280 milioni di euro complessivi, destinati in quota parte anche a progetti di modernizzazione ed efficientamento della filiera produttiva e logistica, alla ricerca di nuovi prodotti, al rafforzamento e consolidamento delle produzione del made in Italy, nonché all’efficienza produttiva e qualitativa, al fine di rendere l’azienda maggiormente competitiva a livello internazionale – sottolinea il comunicato - Le nuove tecnologie che verranno introdotte serviranno a migliorare le performance industriali. L’acquisizione di nuovi macchinari renderà, infatti, più forti alcuni dei processi esistenti, consentendo maggiore fluidità della produzione a beneficio del servizio, della qualità e dei costi della produzione stessa e dell’organizzazione del lavoro, oltre che a beneficio dei lavoratori». Inoltre, «l’accordo definisce le modalità di lavoro e i benefit per i risultati, gli investimenti e miglioramenti produttivi per lo sviluppo e la trasformazione di Safilo», aggiunge Alessandro Visconti, direttore delle Risorse umane della società padovana. L’intesa con i sindacati è già stata approvata dall’assemblea dei lavoratori, mentre la firma definitiva avverrà nei prossimi giorni. La novità principale è quella che va sotto il nome di flexible benefit, integrazioni salariali sotto forma di buoni benzina, spesa, sanità e così via. «Safilo introduce per la prima volta in azienda un sistema di flexible benefit la cui tipologia verrà individuata sia tenendo conto delle specifiche esigenze individuali sia del massimo vantaggio sul piano del reddito netto percepito – recita ancora la nota - Il sistema andrà a beneficio di tutti, compresi i lavoratori a termine con più di sei mesi di anzianità» (nella foto, il sito produttivo di Santa Maria di Sala).
(red.)
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