«La nostra missione è modernizzare la filiera del settore, per offrire ai consumatori il meglio della moda e della tecnologia che l’industria mette a disposizione, con centri ottici moderni in grado di garantire alti standard tecnici e professionali – spiega a b2eyes.com Marco Procacciante (nella foto), amministratore delegato di Vision Group, che, su mandato del Consiglio di amministrazione, intende valutare una possibile accelerazione del piano di sviluppo - È nostra intenzione rafforzare le posizioni di mercato, aumentare l’integrazione della rete e potenziare i servizi del gruppo. In Italia abbiamo ottimi imprenditori e professionisti competenti: vogliamo investire su di loro per attivare un circuito virtuoso di modernizzazione e crescita. A volte i servizi tradizionali non sono sufficienti, è necessario investire risorse finanziarie e noi vogliamo metterci in gioco insieme ai nostri affiliati».
Vision Group sta, quindi, valutando l’opportunità di aprire il proprio capitale a un fondo di Private Equity, interessato ad acquisire una quota di minoranza qualificata attraverso un aumento di capitale riservato per sostenere il piano di sviluppo. «Queste nuove risorse andranno a supporto dei progetti di ampliamento e ristrutturazione dei centri ottici affiliati, per essere più in linea con la trasformazione distributiva in atto, interagire in modo più efficace con i partner dell’industria e far crescere il mercato – afferma il manager milanese - Vision Group, del resto, è un naturale polo di aggregazione per gli indipendenti, che mantengono l’autonomia imprenditoriale beneficiando di una significativa sinergia operativa e dimensionale».
Entro l’estate verrà effettuata la scelta del nuovo partner finanziario, così da partire in autunno con i primi investimenti. Perché una scelta così radicale proprio oggi? «Il consumo dei prodotti oftalmici, occhiali e lenti a contatto, si può annoverare fra quelli che vengono definiti consumi obbligati e la fase di recessione economica degli ultimi anni ha comportato una flessione moderata dei fatturati rispetto a quella di altri settori – ricorda Procacciante - La rete distributiva italiana sta, tuttavia, soffrendo per un processo di profondo cambiamento, orientato da un naturale percorso di modernizzazione e concentrazione che si è già realizzato con successo in altri paesi europei: in Italia resta molta strada da fare, la distribuzione è ancora caratterizzata da un alto grado di frammentazione. Vision Group ha già realizzato quattro operazioni d’integrazione con competitor, negli ultimi 7 anni, il lancio dell’insegna VisionOttica, caratterizzata da un concept di moderna prossimità e ampliato la gamma di servizi a maggior valore aggiunto per la propria rete affiliata, dalla logistica alla pianificazione degli assortimenti, dalle private label alle campagne di marketing locali e nazionali. Oggi il nostro network consta di oltre 1.500 centri ottici, diffusi sull’intero territorio nazionale, che rappresentano già oltre il 15% del mercato retail italiano».
A.M.