«Sugli sviluppi e i risultati di questa nuova realtà formativa potremo esprimerci solo in seguito, dopo che avrà visto la luce. Per il momento è più corretto fare un altro tipo di valutazione: c’era davvero l’esigenza di una nuova scuola per ottici nell’area fiorentina, quando ce ne sono già attive due, l’Irsoo a Vinci e quella dell’Enfap nella stessa Firenze, oltre al corso universitario in Ottica e Optometria?». Se lo chiede Barbara Venturi (nella foto), titolare del centro ottico L’Otticheria nel capoluogo toscano e fresca di nomina nella Giunta esecutiva di Federottica, commentando a b2eyes.com la nascita della SIOO, voluta da Silvano Abati e Confcommercio Toscana. «Un altro aspetto importante da sottolineare è proprio questo: si tratta di una scuola che fa capo alla Confcommercio regionale ma senza alcun tipo di patrocinio di Federottica, che ufficialmente non si è ancora pronunciata al riguardo», aggiunge Venturi.
Domenica scorsa alla Versiliana di Marina di Pietrasanta la nuova scuola di ottica ha fatto una sorta di debutto ufficiale. L’occasione è stato l’evento formativo organizzato da Paolo Valentini e dalla Open Source Management, sponsorizzato dalla Filab, che ha visto la partecipazione proprio di Abati e di Mauro Vannelli, presidente della sezione ottici all’interno di Confcommercio Toscana: davanti a una ventina di ottici e addetti ai lavori sono stati presentati gli obiettivi e le peculiarità della Scuola Italiana di Ottica-Optometria, che partirà in settembre a Firenze.
«La maggioranza degli ottici toscani è associata a Confcommercio: si sentiva, perciò, l’esigenza di fare qualcosa per loro nel campo della formazione – dice Vannelli al nostro portale – Ne ho parlato con Abati e ci siamo trovati d’accordo, così abbiamo deciso di partire con questa iniziativa». Eppure a pochi chilometri di distanza dal capoluogo toscano c’è già uno storico istituto ottico. «Al di là della presenza di Confesercenti nell’assetto societario della scuola di Vinci, da quando Abati non è più alla sua guida non ho mai ricevuto una telefonata dall’attuale direzione dell’Irsoo – sottolinea Vannelli – Inoltre non mancano i problemi logistici nel raggiungere Vinci da un’area come il Valdarno, ad esempio, mentre Firenze è molto più comoda».
A.M.