Si tratta di un incontro dedicato allo studio scientifico della percezione visiva umana, che si tiene ogni anno dal 1978 e attira partecipanti provenienti da una molteplicità di settori, come la Psicofisica, la Psicologia, le Neuroscienze e le Scienze Cognitive. «Sebbene l’Ottica e l’Optometria siano rappresentate in misura minima, poiché i lavori presentati sono per la maggior parte di ricerca “pura”, con poca ricerca di tipo clinico, vengono comunque trattati numerosi argomenti, sia sotto forma di poster sia di relazioni, che offrono idee e spunti importanti all’indagine clinica di tipo optometrico», spiega a b2eyes.com Alessandro Fossetti, direttore dell’Istituto di Vinci, che insieme a Laura Boccardo e Antonio Calossi ha presentato un poster sulla versione italiana del test di lettura di Radner. «La messa a punto del test è stata effettuata a Vinci, sottoponendo le frasi che costituiscono l’impianto del test, preparate secondo i rigidi criteri indicati da Radner, a oltre 200 soggetti e trattando poi i risultati con una complessa analisi statistica che ha portato alla scelta finale delle frasi da inserire nella versione italiana del test», dice Fossetti.
Hanno, inoltre, partecipato all’evento in Sardegna anche Alessandro Farini (nella foto), con un lavoro realizzato all’Ino Cnr, insieme a Fortunato Tito Arecchi, Nicola Megna e Elisabetta Baldanzi, sulla percezione del cubo di Necker, interpretata secondo un modello usato dalla fisica quantistica; e Roberto Arrighi, che ha presentato i risultati di un lavoro, portato avanti con Irene Togoli e David Burr, su come l’adattamento possa influenzare la percezione della numerosità degli oggetti nel campo visivo.
(red.)