Avveduti 2017 vedrà, infatti, la presenza di quattro artisti del territorio friulano, il cui denominatore comune è la ricerca artistica sulla tematica del fiume, dell’acqua, dei sassi, che interpretano il Tagliamento a modo loro e secondo la propria personale cifra espressiva: dalla pittura che sembra quasi una fotografia all’uso di materiali naturali, usati per comporre quadri e mosaici in maniera più astratta. «Ogni anno abbiamo trovato un argomento che facesse da filo conduttore, che fosse la street art o il punto di vista sulle cose dei bambini – ricorda a b2eyes.com Vania Vidotto, titolare di Ottica Visus – Stavolta abbiamo pensato di legare l’iniziativa al Tagliamento, che ha un profondo significato sotto tanti aspetti per questa zona: anche la locale scuola di mosaico, rinomata nel mondo, è nata utilizzando i sassi del fiume per le sue creazioni. Inoltre abbiamo scelto di individuare un tema connesso al territorio per coinvolgere maggiormente le persone del posto, perché abbiamo osservato che lavorando soprattutto con artisti o su argomenti legati ai nostri
luoghi si crea più seguito e maggiore interesse».
A dare il via alla rassegna, giunta alla sesta edizione, è stata la personale di Walid Haddadin, giordano di nascita ma che vive nella zona da circa quarant’anni, il quale ha anche incontrato il pubblico negli spazi di Ottica Visus il 18 febbraio. «Walid ha passato la giornata con noi: una formula che abbiamo scelto poiché la gente è ancora un po’ timida nell’entrare in uno spazio commerciale, che non è il classico ambiente dove si svolgono le mostre, perché pensa di dover fare un acquisto, mentre così viene per l’artista», commenta l’ottica friulana.
Dopo Haddadin, sarà la volta di Giuseppe Onesti, Paola Gortan e Bruno Vallan. «Il 19 maggio organizzeremo anche un evento al di fuori del negozio, in una tradizionale osteria molto caratteristica della città, che coinvolgerà tutti e quattro gli autori – anticipa Vidotto – Stiamo progettando di farli lavorare sul tema del daltonismo e dell’interpretazione diversa dei colori, perché si cimentino nei loro differenti stili su un tema comune, ma siamo ancora in fase di elaborazione dell’idea» (nella foto, alcune opere di Walid Haddadin esposte nel centro ottico friulano).
N.T.