«In questo modo sarà possibile farsi un’idea di quelle che sono le attività di didattica e di pratica optometrica che vengono realizzate nei nostri corsi di optometria – spiega in una nota il direttore, Alessandro Fossetti - Con questa opportunità vogliamo dare prova di trasparenza, favorire l’accessibilità, mostrare che siamo sicuri della nostra offerta formativa, dando la possibilità di verificare gli standard della nostra scuola e la loro rispondenza alle esigenze formative di chi voglia migliorare il proprio livello di conoscenze e competenze in ambito optometrico».
Nel recente passato il corso di optometria dell’Irsoo è stato aggiornato per andare incontro a quelli che sono gli standard del Diploma Europeo, per adeguarlo a quelli delle altre nazioni dove l’optometria è riconosciuta e dare, quindi, agli allievi della scuola di Vinci anche la possibilità di poter proseguire gli studi o lavorare all’estero. «In questi ultimi anni abbiamo puntato molto sulla qualità della formazione optometrica e intendiamo spingere sempre di più in quella direzione – prosegue Fossetti - D’altra parte pensiamo che sia il solo modo per giungere a un riconoscimento legale per l’optometria: prima la formazione, poi la legislazione, non ci sono altre vie né scorciatoie possibili. È evidente che la formazione dovrà necessariamente passare attraverso un percorso universitario, ma finché non saranno prese decisioni definitive dai ministeri competenti, i corsi di optometria come quello dell’Irsoo mantengono tutta la loro necessità. Inoltre i nostri corsi di optometria sono complementari a quelli che si tengono all’università, in quanto indirizzati a soggetti diversi, che non farebbero mai il corso di laurea, e formano specialisti capaci di tenere alto il livello professionale dell’optometria italiana» (nella foto, una fase dell'attività formativa all’Irsoo).
(red.)